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Elly Schlein, bomba esuberi nel Pd: "90 dipendenti a casa". Altro che salario minimo

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Ci mancava la grana degli esuberi per Elly Schlein, già alle prese con la fuga degli esponenti più moderati del partito (solo in Liguria 31 esponenti hanno lasciato i dem per aderire ad Azione di Carlo Calenda). Circa novanta dipendenti del Pd rischiano il posto e il loro futuro pare segnato, spiega il Giornale che ironizza sul fatto che, più che il salario minimo, ai lavoratori servirebbe il reddito di cittadinanza... Il quotidiano ha raccolto lo sfogo di alcuni dipendenti. Sono circa novanta quelli in cassa integrazione Cig che scadrà alla fine di settembre. "Sembra proprio che la maggior parte dei dipendenti verrà lasciata a casa", si legge nel retroscena che riporta gli umori delle persone vicine a Schlein, secondo cui non ci sarebbe molto da fare per una situazione "ereditata" dalle precedenti gestioni.

 

Ebbene, si proverà a ricollocare altrove i lavoratori con la Cig in scadenza garantendo uscite incentivate. L'ipotesi privilegiata in un primo tempo era la ricollocazione in Parlamento, nei gruppi di Camera e Senato, come tra l'altro chiesto dai lavoratori. Ma c'è un ostacolo non da poco: "I gruppi hanno affidato la comunicazione a una società esterna, la Lievito di Francesco Nicodemo, ex uomo dei social di Matteo Renzi a Palazzo Chigi", e quindi per giornalisti e comunicatori non ci sono spazio e fondi, questi sono molto esigui. Intanto dal partito fanno sapere che nessuno sarà "lasciato indietro" e tutti avranno un ammortizzatore sociale. Una bella gatta da pelare per Schlein che ha fatto del salario minimo e della difesa dei lavoratori la bandiera dem. 

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