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Nessuna candidatura e sull'omosessualità… Cosa succede tra Salvini e Vannacci

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Matteo Salvini, ospite di Non Stop News, su Rtl 102.5, usa bastone e carota nei confronti del generale Roberto Vannacci. L’esponente dell’esercito ha fatto scalpore per tutta l’estate per le tesi contenute nel suo libro, Il mondo al contrario, e negli scorsi giorni il vice-segretario della Lega, cogliendo la palla al balzo, gli aveva aperto la porta per una candidatura alle elezioni Europee che si terranno nel 2024. Ma il segretario della Lega e vicepremier ha messo i puntini sulle i: “Non ho mai incontrato Vannacci né ho mai proposto la sua candidatura alle europee. Mi sono impegnato a leggere il libro e lo farò, e ci saranno dei passaggi che condividerò e altri che non condividerò. L’omosessualità non è una cosa contro natura. Nel 2023, non accetto discussioni sulla natura e sessualità, ma la libertà viene prima di tutto per me. Non penso che Vannacci sia il problema, il linciaggio è sbagliato”.

 

 

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti si è poi soffermato lungamente sulla strage di Brandizzo, costata la vita a 5 operai che lavoravano sui binari, finiti travolti da un treno: “Quello che posso garantire è che chi ha sbagliato pagherà se verrà confermato quello che sta emergendo dalle telecamere, è chiaro che quello che avete sentito è al di fuori di ogni logica e di ogni regola e chiederò all’azienda competente di prendere provvedimenti. Non si può lavorare sui binari se ci sono treni in movimento, sto rileggendo le regole e i protocolli certificati che ci sono. È evidente che non puoi lavorare su un binario se la circolazione ferroviaria non è interrotta con un certificato, firmato e timbrato. Purtroppo poi c’è il fattore umano che non è controllabile dalle norme, dai ministri che in questo caso evidentemente ha portato a una strage”.

 

 

“Chiederò all’azienda competente di prendere evidenti provvedimenti e che se, a nome del pubblico qualcuno ha sbagliato, paghi. - ha insistito Salvini -. Non faccio il magistrato e c’è un’inchiesta della magistratura in corso però il licenziamento non può essere solo nel settore privato. La sicurezza deve essere la priorità, abbiamo 2.200 stazioni ferroviarie in Italia e quasi 17mila chilometri di binari, migliaia di chilometri di strade comunali, provinciali statali, stradali”.

 

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