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Vannacci in politica? “Non chiudo la porta”. La corte di Lega e comunisti

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Roberto Vannacci è l’uomo più corteggiato della politica italiana. Il generale dell’Esercito, nonché autore del libro Il mondo al contrario, ha ricevuto una proposta tramite le colonne del Corriere della Sera da Andrea Crippa, vicesegretario della Lega, e proprio al quotidiano milanese fa un punto sulle sue ambizioni per il futuro: “Mi hanno detto che Crippa ha detto che per me ci sono le porte aperte della Lega e di questo lo ringrazio. Vede io ringrazio sempre per le proposte che ricevo e le ascolto tutte. Quelle che arrivano dal campo militare, imprenditoriale, sanitario e anche quelle della politica. Non chiudo a prescindere nessuna porta. Ma valuto. Io sono un paracadutista. E da paracadutista sono abituato a osservare tutto da molto molto in alto. E poi, solo poi, a decidere”.

 

 

In tanti si sono fatti sotto per averlo nei loro partiti, ma Vannacci ci va cauto: “Non mi sbilancio adesso né a favore della Lega, né di Fratelli d’Italia, né per Italexit di Gianluigi Paragone, né per i comunisti di Marco Rizzo. Li ringrazio tutti, li ascolto tutti e poi prenderò le mie decisioni. Scusi, ho detto che avrei ascoltato tutti e poi preso una decisione? Ecco, farò così. Nel frattempo, continuo a fare quello che ho sempre fatto, il soldato”. Il giornalista prova ad incalzarlo sulle tempistiche di tale scelta, ma il generale glissa, tenendo comunque la porta aperta: “Entro quando non glielo so dire. Però valuto”.

 

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