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Caso Imam, Vittorio Feltri smaschera le femministe. Di cosa le accusa

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Nei giorni scorsi l'Imam della moschea di Birmingham è balzato agli onori delle cronache per aver pronunciato un sermone in cui illustrava il metodo migliore per lapidare le adultere. Tutto questo ha chiaramente suscitato enorme scalpore e, dalle colonne di Libero, si scaglia anche il direttore editoriale Vittorio Feltri che attacca le femministe ree di aver taciuto di fronte alle parole di Sheikh Zakaullah Saleem. "Femministe europee, femministe italiane, voi che vi stracciate le vesti e vi sentite insultate e ferite e oltraggiate e violentate ogniqualvolta non vi chiamano “avvocata”, “ministra”, “presidenta” -  ha detto Feltri - proprio voi, sì, voi, dove siete quando a essere calpestati sono i diritti essenziali delle vostre sorelle?".

 

 

 

 

Poi Feltri attacca anche l'ipocrisia della sinistra e dei progressisti che chiedono più accoglienza e integrazione, dimenticando che, spesso, sono proprio gli immigrati a non volersi integrare. "Siamo voci che urlano nel deserto - prosegue Feltri su "Libero" - soffocate dalle urla dei progressisti che pretendono più accoglienza, più immigrati, più clandestini, più profughi, più diritti, più moschee, più integrazione, senza considerare che spesso sono gli islamici a non volersi integrare, a mantenere i loro usi e costumi barbari nonché le loro regole disumane, come quella che prevede che colei che tradisce il marito debba essere ammazzata in maniera peraltro brutale, o che la moglie che non soddisfi a letto il consorte possa e debba essere stuprata e picchiata".

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