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De Angelis, “crociata della sinistra”. Meloni resiste alle destabilizzazioni anti-governo

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Il caso di Marcello De Angelis tiene banco sulle pagine del Corriere della Sera. In un articolo a firma Monica Guerzoni vengono ricostruiti i retroscena delle reazioni all’interno di Fratelli d’Italia, e in particolare di Giorgia Meloni, alle polemiche scaturite per le parole del responsabile Comunicazione della Regione Lazio. Il primo input del premier è che De Angelis non si debba dimettere e che abbia fatto bene a scusarsi pubblicamente. “Meloni si sente accerchiata, teme che il suo governo sia sotto attacco e reagisce facendo scudo ai suoi, anche quando sbagliano. Vuole a ogni costo salvare il suo fedelissimo. E salvo colpi di scena la spunterà” la ricostruzione del giornale, che poi racconta di come la polemica sia finita anche sul tavolo del Consiglio dei ministri.

 

 

“Davanti ai ministri Meloni ha fatto riferimento alle bufere mediatiche e ai casi che hanno coinvolto esponenti del governo e della sua famiglia, la sorella Arianna, il cognato Lollobrigida, Daniela Santanchè. Quindi ha evocato De Angelis e ha respinto la ‘crociata della sinistra’, che a suo giudizio punta a colpire l’esecutivo e il suo capo” si legge sul Corsera, che spiega come Meloni abbia lanciato l’allarmo sulla vicenda di dossieraggio denunciata da Guido Crosetto, ministro della Difesa: “È una cosa gravissima, vi rendete conto di quello che sta succedendo?”. “Preoccupata, durissima con gli avversari politici e convinta che Crosetto abbia visto giusto quando ha denunciato il ‘mondo grigio’ che starebbe provando in ogni modo ad affondare il primo governo di destra della Repubblica” il retroscena di Guerzoni, in cui si spiega anche che inizialmente Meloni era infuriata su De Angelis e aveva pensato alla soluzione dimissioni, tornando poi sui suoi passi.

 

 

“La premier ha trovato ‘insopportabile la strumentalizzazione messa in scena dai partiti di opposizione’. Non vuole mostrare debolezze, né scoprire il fianco. Non accetta che a ‘dettare’ le sue scelte siano Schlein, Bersani o gli altri leader della sinistra che la accusano di voler riscrivere la storia. E non sopporta che i suoi oppositori dipingano De Angelis, fratello del suo ex fidanzato Renato, ‘come un criminale’ per aver espresso le sue opinioni” il resto del racconto del quotidiano milanese. Certo è che Meloni avrebbe volentieri fatto a meno della nuova bufera estiva e che comunque ha voluto chiarire che “le sentenze si rispettano” in merito alle discussioni sulla strage di Bologna.

 

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