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Terzo Polo in frantumi, Calenda: "Renzi? Le nostre strade già separate"

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In attesa della verifica invocata da entrambe le parti su una possibile separazione dei gruppi parlamentari, in casa Terzo Polo il clima rimane molto teso. L'ipotesi di una ricomposizione appare poco credibile e sembra proprio che la decisione definitiva possa essere rivelata dai due leader politici dopo la pausa estiva del Parlamento. Il tema è stato affrontato da Carlo Calenda in un'intervista rilasciata a la Repubblica. Il leader di Azione si è detto deciso a chiudere le porte a Matteo Renzi. Stando alle parole di Calenda, infatti, non si assisterà ad alcun ricongiungimento in vista delle prossime elezioni europee. 

 

 

Carlo Calenda è stato netto e ha affermato che la possibilità di ricucire con Italia Viva è praticamente impossibile. Il leader di Azione lo ha dichiarato a la Repubblica. Quando gli è stato chiesto se le porte a Italia Viva fossero state chiuse, Calenda ha risposto: "Sì, quando Renzi ha deciso di non dar vita, come avevamo promesso, a un partito unico dei liberaldemocratici, negando la fusione fra Iv e Azione. Quanto successo dopo è la logica conseguenza: le nostre strade sono già separate da tempo".

 

 

Sull'idea di andare insieme alle europee, il leader di Azione è stato chiaro e non ha lasciato alcuna ombra di dubbio: "Oggi è estremamente improbabile". Intanto, però, i gruppi Azione e Italia Viva sono ancora unici. "Sono formati sulla base di un simbolo che ha un nome dentro, e non posso essere certo io ad andarmene dal mio nome. Lo devono fare loro, se lo ritengono", ha detto Calenda che sullo scioglimento annunciato per sabato da Iv, non avvenuto, ha aggiunto: "Ci sono tutta una serie di annunci caduti nel vuoto. Ma credo che a settembre se ne andranno. Abbiamo cercato di far convivere in Parlamento alcune linee politiche comuni, ma non è andata bene. Prendo atto della volontà di divorzio dichiarata da Renzi e aspetto che si materializzi. Spero solo che avvenga in modo decoroso". Per non finire nel Misto si farà aiutare da qualche altro partito? "Mai. La scorsa legislatura l’abbiamo fatta con un deputato e senatore", ha concluso.

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