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Reddito di cittadinanza, M5S e Pd aizzano. Ma Foti sbugiarda i dem: “Votaste contro”

Leonardo Ventura
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Il reddito di cittadinanza è stato cancellato ma le polemiche continuano. Ora alle notizie sui "furbetti", che lo percepivano senza averne diritto, si affiancano quelle sui disordini conseguenti alla cancellazione. Nei giorni scorsi in Campania si sono registrati numerosi episodi di violenza che hanno portato il comandante della polizia municipale, Ciro Esposito, a scrivere ai capitani delle unità operative di predisporre «frequenti controlli presso i servizi sociali» in 10 municipalità del Comune. Ieri da Terrasini, comune in provincia di Palermo, è arrivata la notizia dell’uomo che ha provato a dare fuoco all’ufficio del sindaco. Dopo giorni in cui si presentava al Municipio per lamentarsi della sospensione del reddito ieri è tornato, questa volta "armato" con una tanica di benzina e un accendino. «È possibile che i comuni devono essere sempre l’ultima ruota del carro?» si è chiesto su Facebook il primo cittadino Giosuè Maniaci. Per poi aggiungere: «Sono deluso e amareggiato per l’impotenza di un sindaco che ogni giorno deve affrontare questi problemi». Notizia che il Movimento 5 Stelle ha subito commentato tramite il deputato Ricciardi che ieri in Aula ha accusato il governo: «Eravate pronti per la macelleria sociale». Concetto rafforzato dal coordinatore regionale dei 5 Stelle in Sicilia Nuccio Di Paola che ha aggiunto: «Quanto accaduto a Terrasini è la plastica rappresentazione della bomba sociale che il governo Meloni potrebbe avere innescato. Solo in Sicilia 37 mila famiglie rischiano di finire sul lastrico».

 

 

A Roma, secondo l’Inps, sarebbero 127 mila i cittadini che rimarrebbero senza reddito di cittadinanza. Se il M5S polemizza il Pd segue a ruota. «Il governo ha scelto di dichiarare guerra ai poveri anzichè fare la guerra alla povertà» ha detto Elly Schlein. I dem chiedono che il governo vada in Parlamento per riferire. «Con quali risorse, personale e strutturale, il governo pensa che i comuni possano gestire la situazione? Quali misure di sostegno ritiene necessario attivare? La maggioranza e il governo delle destre lo devono spiegare al Paese» ha chiesto il capogruppo dem in Commissione Lavoro alla Camera Arturo Scotto.

 

 

Parole a cui ha replicato Tommaso Foti, capo gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, che ha ricordato alla segretaria: «Dimentica che il suo partito votò contro l’istituzione del reddito». Non solo. Foti ha sottolineato come: «Conte, Elly Schlein e al Cgil soffiano sul fuoco sperrando forse di ottenere un’estate torrida dal punto di vista politico». In realtà ci sarebbero altre due precisazioni da fare. Partiamo dalla prima: che il reddito di cittadinanza sarebbe stato sospeso si sa almeno da 7 mesi. La seconda: nasceva come una misura temporanea, per chi poteva lavorare, ricordate i navigator? Doveva far crescere l’occupazione, in realtà si è trasformato, per alcuni, in un ottimo viatico per sostentarsi senza dover lavorare. Le nuove misure ricalcano esattamente questi obiettivi. Sostentamento per chi non può lavorare e trovare lavoro per chi è «occupabile». Poi sulle modalità operative tutto è opinabile e passibile di modifica, d’altronde la politica serve proprio a questo.

 

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