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Pnrr, via libera dall'Ue. Fitto: "Non tagliamo nessun progetto"

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Raffaele Fitto, ministro competente per il Pnrr, fa ricorso ad una citazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, quando incontra i giornalisti al termine della Cabina di Regia sul piano di ripresa: «Una espressione di stampo degasperiano, riferendosi alla necessità di mettere il Paese "alla stanga": opportunamente, dal nostro punto di vista, ha fatto questo appello a tutti. Mi auguro che questo tema possa rappresentare, proprio nel solco delle parole del capo dello Stato, un periodo differente di confronto che possa essere utile nell'interesse del Paese, che non provochi la contrapposizione tra il governo e l'opposizione». Ieri, infatti, si è svolto un passaggio fondamentale e cioè la definizione delle modifiche al piano. Una proposta che, spiega il ministro «interessa 144 misure. Queste sono di tre tipi: alcune di carattere formale, per velocizzare la rendicontazione degli obiettivi; la riprogrammazione all'interno della stessa misura di risorse e interventi; i progetti in essere, cioè inseriti nel piano ma precedenti e quindi evidenziano due caratteristiche: difficoltà di rendicontazione e ammissibilità e la difficoltà evidente di completare al 100% i lavori entro il 30 giugno 2026».

Il cuore della questione è questa: nella modifica al Pnrr, che sarà inviata al vaglio della Commissione Ue, sono previste «misure ci si propone di definanziare dal Pnrr e di salvaguardare attraverso la copertura con altre fonti di finanziamento, come il piano nazionale complementare al Pnrr e i fondi delle politiche di coesione. Si tratta di 9 misure per un ammontare di 15,9 miliardi di euro», argomenta Fitto. Inoltre, relativamente al piano Repower Eu «c’è una scelta forte del governo» dice ancora il ministro. Che osserva: «Voglio ringraziare non formalmente tutti i colleghi perché c’è un lavoro di squadra e un lavoro coordinato con tutti i singoli Ministeri che ha messo in campo un’ambizione serie sulla sostenibilità energetica e ambientale del Paese, per un grande progetto di forte prospettiva che si inserisce perfettamente nelle linee di politica internazionale che il premier Meloni nei giorni scorsi ha indicati nell’avvio del Piano Mattei».

Quanto al confronto con l’Europa, Fitto dice: «Il lavoro con la Commissione Ue è un lavoro intenso, positivo e molto costruttivo, anche nella relazione tra la presidente del Consiglio e la presidente della Commissione che è molto rilevante per il nostro paese e per il nostro governo e perché dentro questa dinamica stiamo costruendo una collaborazione positiva». Da parte dell’Esecutivo comunitario, un segnale senz’altro positivo arriva da un portavoce, che all’Ansa ha dichiarato: «Accogliamo con favore l’accordo raggiunto nella Cabina di Regia italiana sul documento che delinea la revisione del piano italiano di ripresa e resilienza, incluso il nuovo capitolo del Repower Eu». E poi ha aggiunto: «Stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità italiane e continuiamo le nostre discussioni tecniche costruttive sul piano rivisitato. Attendiamo di ricevere la presentazione formale del piano entro la fine di agosto». Intanto, prima del confronto in sede comunitaria, ve ne sarà uno a livello nazionale, spiega Fitto «con parti sociali, organizzazioni di categoria, Regioni, Province, Comuni». E ovviamente con il Parlamento, dove il ministro, ha ricordato ieri, andrà martedì.

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