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Elezioni europee, nessuna retromarcia di Tajani: mai alleanze con Afd e Le Pen

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Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, è stato ospite di Morning news su Canale 5 ed è ritornato sulle tematiche legate alle elezioni europee, dopo che la passata settimana erano sorte alcune frizioni per il secco no a possibili alleanze con la destra: “L’Europa è diversa dall’Italia, ci sono famiglie politiche che riuniscono più partiti delle diverse nazioni. Noi siamo parte della famiglia del Partito popolare europeo alla quale teneva tantissimo Silvio Berlusconi e il Partito popolare europeo non si alleerà mai con partiti antieuropeisti. Come si fa a governare l’Europa insieme a due partiti che sono Alternative fur Deutschland, che ha delle venature preoccupanti in Germania, e Marine Le Pen. Sono due partiti di fatto contro la Nato, con rapporti non idilliaci con gli Stati Uniti, piuttosto orientati invece a sostenere la Russia? Non credono nell’Europa, come si fa a fare una maggioranza con loro?”.

 

 

Tajani, coordinatore di Forza Italia, ha anche provato a calmare i toni con il Carroccio: “Diverso è Salvini, la Lega è un partito nostro alleato in Italia e siamo pronti a fare alleanze con la Lega anche in Europa, ma l’unica realtà possibile, l’unica coalizione possibile per sconfiggere le sinistre in Europa è quella composta dal Partito popolare europeo, dai Conservatori e dai Liberali. Si è mai realizzata questa alleanza? Sì, si è realizzata nel 2017, quando sono stato eletto presidente del Parlamento europeo sconfiggendo il candidato della sinistra. Questa - ha spiegato il titolare della Farnesina - è l’unica coalizione per governare l’Europa in un sistema di alternanza, con la sinistra da una parte e il centrodestra dall’altra. La Lega può benissimo partecipare a questa alleanza ma non può farlo la Le Pen e non può farlo Alternative fur Deutschland, perché nessuno li vuole, questa è la verità, non è un capriccio, non è una scelta individuale, non li vuole nessuno perché sono antieuropeisti e sarebbe un controsenso mettere al governo dell’Europa qualcuno che vuole distruggere l’Europa”.

 

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