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Salvini spinge sull'alleanza in Europa: "Vinciamo con il centrodestra unito"

Luigi Frasca
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 I tre partiti di maggioranza uniti in Italia sono in tre "famiglie" politiche differenti in Europa: FdI è nel gruppo dei Conservatori e Riformisti europei, la Lega in Identità e Democrazia (lo stesso gruppo di forze di estrema destra come il Rassemblement national di Marine Le Pen e Alternative fur Deutschland) e Forza Italia nel Partito popolare europeo. E sembra che trovare una sintesi per le prossime elezioni europee del 2024 non sarà così facile. Antonio Tajani spinge per l’alleanza fra popolari, liberali e conservatori, mentre Salvini guarda all’estrema destra tedesca e francese. «Per noi è impossibile fare qualsiasi accordo con Afd e con il partito della signora Le Pen. Io personalmente ho dato vita, quando sono stato eletto presidente del Parlamento europeo, a un accordo tra Conservatori, Popolari e Liberali. Quello è l'accordo, secondo me, sul quale puntare», ha detto il vicepremier e ministro degli Affari esteri.

«La Lega - ha precisato però Tajani - è cosa ben diver sa, nessun problema, anzi, saremo lieti di avere la Lega parte di una maggioranza, ma senza Le Pen e senza Afd». A Tajani ha risposto Salvini: «Il dibattito politico appassiona i giornali, io ho fatto una riflessione normale: in Italia c’è un governo di centrodestra, sta lavorando bene e gli italiani stanno apprezzando. Ho chiesto agli alleati facciamo la stessa formula di centrodestra unito anche in Europa, l’anno prossimo si vota in Europa». Poi sull’accusa di volersi alleare con i partiti anti europeisti ha replicato: «Cosa vuol dire partiti anti europei? Che vuol dire sovranisti?». Sull’immigrazione «l’Europa non muove un dito da decenni. Perché non vogliamo riproporre a livello europeo il governo che in Italia, in otto mesi, ha fatto tanto», ha concluso.

In Forza Italia c’è chi tende la mano a Salvini e alla Lega. Il deputato azzurro Raffaele Nevi ha dichiarato: «Invitiamo la Lega a unirsi a noi nel Partito popolare o nell’Ecr di Giorgia Meloni e abbandonare chi ha valori, idee e programmi in contrasto con i nostri e che portiamo avanti anche a livello nazionale». Un invito che evidentemente Salvini non vuole cogliere. «Sui temi europei saranno gli italiani a scegliere col voto l’anno prossimo, ma siccome sono entusiasta di quello che sta facendo il governo italiano, mi piacerebbe che anche in Europa ci fosse la stessa formula: quindi il governo e il centrodestra italiano esteso all’Europa, senza escludere a priori nessuno, senza dire di "no" a nessuno, altrimenti ci sarà l’ennesima maggioranza con la sinistra, con i socialisti, con Macron. Mi domando come qualcuno di centrodestra possa preferire i socialisti». Per Salvini «l'unica speranza di cambiare l'Europa è tenere unito tutto quello che è alternativo alla sinistra. Chi si comporta diversamente, fa un favore ai socialisti». Durante l’incontro di qualche giorno fa con Marine Le Pen i partecipanti hanno espresso l'intenzione di organizzare al più presto una riunione con tutti i leader del gruppo Identità e Democrazia, con la convinzione che sarà «sempre più attrattivo anche per altre forze politiche interessate a cambiare l'Europa».

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