Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Daniela Santanchè alla prova dell'Aula, sorpresa in Senato: chi ci sarà in tribuna

Benedetto Antonelli
  • a
  • a
  • a

Le opposizioni valutano se presentare a una mozione di sfiducia nei confronti di Daniela Santanchè ma al momento non se la sentono di compiere questo passo. Oggi alle 15 la ministra del Turismo è attesa al Senato dove terrà un’informativa per chiarire la sua posizione riguardo all’inchiesta giornalistica di Report su presunta gestione poco limpida delle sue aziende. Solo al termine del suo intervento in Aula le opposizioni decideranno se lanciare la sfida della sfiducia. La capogruppo di Italia Viva, Raffaella Paita, è chiara: «La ministra Santanchè espone i fatti, i gruppi parlano a commento cinque minuti ciascuno. Non ci sono mozioni».

 

Anche la segretaria del Pd, Elly Schlein, al momento per corre la linea attendista, anche se da giorni va ripetendo che Santanchè si deve dimettere da ministra. Linea ribadita dalla responsabile Giustizia del partito Debora Serracciani in un’intervista al Corriere della Sera: la mozione di sfiducia «sarà decisa insieme agli altri gruppi» una volta sentite le sue spiegazioni in parlamento. «La mozione di sfiducia potrebbe esserci se non convincerà», aggiunge Stefano Patuanelli. Le opposizioni, però, sanno bene che avanzare una mozione di sfiducia potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio, dal momento che la maggioranza ha già chiarito che, nel caso, voterà compatta in favore di Santanchè.

Sostegno ribadito ieri il vicepremier Matteo Salvini ai microfoni di Radio anch’io: «Viviamo in un Paese dove si è innocenti fino a prova contraria. Ho subìto sulla mia pelle inchieste durate anni sul nulla, con pagine e pagine di fango sui soldi dalla Russia, poi è uscito che zero, non c’era nulla, non era vero. Ho totale fiducia nei colleghi di maggioranza e anche di opposizione, non sono abituato a confrontarmi con la sinistra sulla base delle inchieste». Netto anche l’appoggio manifestato il giorno prima dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni: «Non sono preoccupata. Santanchè sta lavorando molto bene e i risultati lo dimostrano». 

 

La ministra appare impaziente di dire la sua versione in Aula, riporta il Ccorriere della sera che spiega che in tribuna, ad ascoltare Santanchè ci sarà anche il figlio Lorenzo, 26 anni, nato dalla relazione con l’imprenditore farmaceutico Canio Giovanni Mazzaro. «Mi ha chiesto “mamma, se vengo ad ascoltarti ti sentirai più forte o meno forte?”. Io ho risposto “più forte, è ovvio, sei la ragione della mia vita”», la frase riportata dal quotidiano. 

Dai blog