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Lampedusa, il ministro Piantedosi e il commissario Ue Johansson visitano l'hotspot

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Piantedosi e Johansson insieme a Lampedusa. «Nessuno Stato membro dell’Ue deve essere lasciato da solo. L’Unione Europea sta già facendo qualcosa e vuole fare di più dal punto di vista finanziario, al più presto possibile. Certamente non è sufficiente, se non supportato da una legislazione europea. E qualche settimana fa c’è stata veramente una svolta, a Lussemburgo abbiamo potuto varare un primo apporto di una legislazione. Abbiamo raggiunto un supporto stabile, con qualche piccola eccezione. Nessuno Stato membro dev'essere lasciato solo ad affrontare questo fenomeno». L'ha detto la commissaria europea agli Affari Interni, Ylva Johansson, dopo aver visitato l’hotspot di Lampedusa. Con lei c'era anche il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. «Contrastare il traffico di esseri umani, questa è la priorità del Governo italiano e dell’Unione Europea». Così hanno aperto la conferenza stampa il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il Commissario Europeo agli Affari Interni Ylva Johansson, al termine della visita all’hotspot di Lampedusa. Una visita durata circa 1 ora, durante la quale hanno evidenziato l’ottimo lavoro svolto dalla Croce Rossa Italiana in questo primo mese di nuova gestione dell’hotspot di contrada Imbriacola.

 

 

 

Entrambi i rappresentanti istituzionali hanno ringraziato le forze dell’ordine e le istituzioni locali, che quotidianamente fronteggiano con grande impegno i flussi migratori di questo periodo. Oltre 65 mila migranti sono arrivati in Italia dall’inizio del 2023. »Nei prossimi mesi, in Italia, sarà rafforzato l’intero apparato di accoglienza comprese le operazioni di rimpatri nei paesi di origine e di partenza« ha proseguito il ministro Piantedosi, affermando inoltre, che »l’hotspot di Lampedusa sarà monitorato costantemente e di volta in volta sarà adeguato alle esigenze, per garantire condizioni ottimali a tutti coloro i quali approderanno sulla più grande delle Pelagie«.

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