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La Russa inchioda Murgia e Saviano: "L'ignoranza non ha scuse". E sul gesto della vittoria...

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Ignazio La Russa parla da Myrta Merlino dopo le polemiche sulle celebrazioni del 2 giugno. Il presidente del Senato è ospite dell’edizione del 6 giugno de L’Aria che Tira, il talk show di La7, e respinge al mittente le accuse arrivate da sinistra, in particolare quelle di Michela Murgia e Roberto Saviano: “Quello che mi ha sorpreso è l'ignoranza", ossia il non sapere le cose, come funziona da sempre la parata del 2 giugno e come sfilano i militari di tutti i corpi, anche le crocerossine. Ma lanciare ugualmente accuse sconclusionate e senza basi. "L'ignoranza è inescusabile”, afferma La Russa.

 

 

Merlino ha replicato facendo notare che se l'incursore del Comsubin non ha fatto il saluto romano ma un "attenti a sinistra”, è comunque innegabile che il presidente del Senato abbia fatto il gesto della vittoria con le dita. “L'ho fatto altre due o tre volte nel corso della parata, ad esempio quando è passata la Brigata Sassari” afferma La Russa che spiega di aver iniziato a usare il saluto con indice e anulare a “V” proprio per evitare proprio di essere fotografato con la mano alzata. “Una volta una trasmissione ha usato un fermo immagine per dire che facevo il saluto romano, naturalmente non era vero, da allora ho iniziato nelle occasioni pubbliche a fare solo il gesto della vittoria. Se alzo la mano per fare 'Ciao' a mio nipote qualcuno mi fa un fermo immagine. Lo fa 'Propaganda Live', un programma che a volte mi fa ridere, a volte mi fa piangere. Il mio è un segno di vittoria, Churchill diceva ‘vinceremo’, Dio me ne guardi da polemizzare con la Murgia, per le sue condizioni di salute, ma anche da Repubblica hanno detto di finirla. Se non ci fosse stata la Murgia, che ha un problema serio di tradurre tutto in antifascismo, nessuno avrebbe detto nulla, è la sua impostazione culturale, diciamo” il resto delle dichiarazioni sul caso da parte dell’esponente di Fratelli d’Italia.

 

 

L’ultima bufera mediatica non ha sorpreso La Russa: “Sapevamo che per noi di centrodestra, sia al governo, che alle cariche istituzionali come la mia, sarebbe stato così. Loro dicono ‘questi possono essere dirompenti e può finire la festa’. Noi non siamo teneri con il sistema di potere che negli anni ha occupato troppi spazi, loro temono questo”.

 

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