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Riforme, Meloni avverte Conte: "Valuteremo la bicamerale ma no a intenti dilatori"

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Il cantiere delle riforme è aperto, con la premier Giorgia Meloni che sta ricevendo  le opposizioni a partire dal tema principe, quello del presidenzialismo. Il confronto alla Camera è iniziato verso le 12.40 con i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle, e proseguito con il Gruppo per le Autonomie e la Componente Minoranze Linguistiche e con gli esponenti del Terzo Polo, Carlo Calenda, Matteo Richetti, Raffaella Paita e Maria Elena Boschi.

 

Il capo della delegazione grillina Giuseppe Conte ha chiuso la porta all'elezione diretta di presidente della Repubblica o presidente del Consiglio. Presidenzialismo e premierato sono due soluzioni entrambe non percorribili per i pentastellati. Conte tuttavia ha indicato l’ipotesi di una commissione Bicamerale: "Raccomandiamo questo percorso", ha detto il leader M5S. Ipotesi  che non trova la contrarietà di Meloni, con i dovuti distinguo: "Valuteremo anche la proposta che avete fatto sulla legge ad hoc relativa alla procedura delle riforme. Credo si possa dialogare su tutto purché non ci siano intenti dilatori", ha detto la premier secondo quanto riportato da Adnkronos sull’ipotesi di una bicamerale per le riforme.

 

"Io non arrivo qui con la soluzione, voi sapete le proposte che abbiamo presentato quando eravamo all’opposizione. Ma a monte voglio provare a capire se siamo d’accordo con gli obiettivi, se siete d’accordo che insieme si debba provare a lavorare per costruire un sistema che garantisca rispetto della volontà popolare e stabilità di governo", aveva detto Meloni rivolgendosi alla delegazione M5S guidata da Giuseppe Conte, nel corso dell’incontro sulle riforme nella sala della Biblioteca del presidente, alla Camera.

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