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Governo, subito cento milioni contro la siccità: tutte le opere

Edoardo Romagnoli
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Si è tenuta ieri a Palazzo Chigi la prima riunione della Cabina di regia per la crisi idrica, istituita dal decreto legge 39/2023 meglio conosciuto come Dl siccità. Nell’incontro sono stati individuati i primi interventi in 5 regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Lazio per un finanziamento complessivo di 102,300,000 euro messi a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. In Lombardia stanziati 33,100,000 di euro per la realizzazione del lago d’Idro. In Piemonte verranno finanziati con 27,800,000 euro degli interventi di manutenzione straordinaria delle gallerie e di vari tratti del canale Regina Elena e del Diramatore dell’Alto novarese per il miglioramento della tenuta idrica e del risparmio di acqua nei comuni di Varallo Pombia, Pombia, Marano Ticino, Oleggio, Bellinzago Novarese e Cameri in provincia di Novara. In Veneto stanziati 22 milioni di euro per i lavori di adeguamento dello sbarramento antisale alla foce dell’Adige con bacinizzazione del fiume per il contenimento dell’acqua dolce a monte.

 

 

Per l’Emilia Romagna verranno messi a disposizione 5 milioni di euro per la riqualificazione e telecontrollo delle opere di derivazione del canale emiliano romagnolo lungo l’asta principale e 8,100,000 euro per le opere di stabilizzazione e di ripristino dell’efficienza nel tratto attenuatore e del Canale emiliano romagnolo. Nel Lazio invece per l’interconnessione per il riutilizzo dell’impianto di depurazione di Fregene verranno messi a disposizione 6 milioni e 30 mila euro. «Tra gli obiettivi della Cabina di regia, in sinergia con il Commissario straordinario Nicola Dell’Acqua, lo snellimento delle procedure amministrative al fine di fornire risposte concrete e urgenti ai territori - si legge in una nota di Palazzo Chigi -. Come previsto dal Dl siccità la Cabina di regia ha assegnato inoltre priorità ai progetti di dissalatori di acqua marina, come strumento di transizione per affrontare le fasi di emergenza». E proprio in tema dissalatori il sindaco di Genova Marco Bucci ha presentato nei mesi scorsi un progetto che prevede di unire l’acqua proveniente dai depuratori a una quantità uguale di acqua marina per poi trasportare nel Nord Italia l’acqua desalinizzata utilizzando una pipeline, una tubatura già esistente e inutilizzata al porto Petroli di Genova. Avviata anche una ricognizione dei Ministeri interessati dalle risorse disponibili destinate, a legislazione vigente, a interventi nel settore idrico al fine di programmare ulteriori interventi nel breve periodo.

 

 

Durante l’incontro, è stata decisa inoltre, la costituzione dei tavoli tecnici interministeriali dedicati alle diverse tematiche afferenti alla crisi idrica che avranno il compito di supportare il lavoro della Cabina di regia. «Ringraziamo il Ministero delle Infrastrutture per aver dato seguito a quanto da noi proposto e segnalato in fase di ricognizione come priorità per poter garantire efficienza nella derivazione e distribuzione della risorsa alle colture del territorio - ha dichiarato il presidente del Canale emiliano romagnolo -. In questo momento, in cui facciamo i conti salati con l’emergenza causata dalle piogge distruttive dei giorni scorsi, la notizia del finanziamento dei progetti ci rassicura per il futuro alla luce di quanto vissuto nei mesi trascorsi di prolungata siccità che interessa, ormai endemicamente, la pianura padana e il comprensorio Cer». Critiche le opposizioni. «Oggi Salvini si vanta di mettere a disposizione 100 milioni di euro per le cinque regioni che necessitano di interventi urgenti per affrontare la crisi idrica. Stiamo scherzando? Il governo sta prendendo in giro aziende, associazioni e cittadini. In secondo luogo, mi piacerebbe proprio sapere quali sono le opere urgenti che riguardano la Lombardia. Dov’è la strategia? Dov’è la programmazione? La verità è che la giunta regionale è in ritardo e il governo non pare avere una idea. Non basta sperare nella pioggia: servono consapevolezza, scelte e risorse. Ma chi governa Paese e Regione ne è sprovvisto» ha dichiarato Matteo Piloni, consigliere regionale lombardo del Partito democratico. Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra italiana, ha dichiarato: «È inaccettabile che il governo stanzi solo 100 milioni di euro per la crisi idrica, quando allo stesso tempo avalla un progetto come il ponte sullo stretto dal valore di 15 miliardi di euro».

 

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