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Fratelli d'Italia non transige sui post pro-nazismo: benservito al segretario in Basilicata

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Si è accesa la polemica a Lavello, cittadina di 13 mila abitanti in provincia di Potenza, chiamata al voto il 14 e il 15 maggio prossimo per eleggere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale. A scatenarla un post di Antonio Di Vietri, segretario cittadino di Fratelli d’Italia, candidato nella lista dell’aspirante sindaco Pasquale Carnevale. «Sono razzista, sono patriota, sono nazionalsocialista, sono fascista, sono nazista, sono stanco di vedere tante ingiustizie nei confronti degli italiani» scriveva su Facebook Di Vietri. E ancora: «Fuori dalle balle gente di me... a. Infangano il nostro Bel Paese. Parassiti, pidocchioni, ladri, assassini, stupratori, ubriaconi, siete la feccia del genere umano. Un solo posto è adatto per voi ed è molto caldo». 

 

 

Ma questi vecchi post, in cui si fa pure riferimento ai forni crematori, costano caro a Di Vietri. «Si tratta di frasi ingiustificabili e incompatibili con Fdi», l’annuncio all’Adnkronos di Giovanni Donzelli, responsabile nazionale organizzazione del partito di Giorgia Meloni. «Ho chiesto informazioni sul territorio e mi hanno riferito che Di Vietri non è candidato con noi ma, a prescindere da questo, non può essere il nostro responsabile di circolo a Lavello e quindi  viene rimosso immediatamente», la spiegazione del deputato. Il braccio destro di Meloni ha annunciato pure un’ulteriore istruttoria: «Ho chiesto anche una relazione dettagliata ai dirigenti locali di FdI sul perché non avessero mai segnalato simili frasi. La responsabilità è anche di chi doveva accorgersi di queste parole, che risalgono a molti anni fa e quindi erano conoscibili». FdI, senza esitazioni, ha silurato il dirigente locale.

 

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