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Omnibus, l'annuncio del centrodestra: “Rimetteremo in funzione le province”

Luca De Lellis
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L’ondata di maltempo che ha messo in ginocchio l’Emilia-Romagna nelle ultime ore, e che sta colpendo altri territori della Penisola, ha riportato a galla i soliti problemi riguardanti la gestione operativa e comunicativa efficace delle emergenze. Durante la puntata di Omnibus, in onda giovedì 4 maggio su La7 sotto la conduzione di Gaia Tortora, il senatore di Fratelli d’Italia Salvatore Sallemi ha annunciato che a tal proposito il Governo sta lavorando per “rimettere in funzione le province”. Una frase che ha scatenato lo scetticismo di un altro ospite in studio, il giornalista del Fatto Quotidiano Antonello Caporale: “Sinora stavamo dicendo delle mille poltrone, lei vuole aggiungerne altre”.

 

 

L’esponente di FdI è passato poi all’enunciazione dei motivi per i quali, secondo lui, servirebbe un organo intermedio tra Regioni e Comuni: “Capisco le difficoltà di gestire queste emergenze, specie per i sindaci che sono spesso soli, e unici responsabili nei propri comuni della Protezione Civile. Quindi su di loro ricade la responsabilità non solo di allertare ma anche di mettere in moto una macchina di soccorsi, che non è facile”. Di conseguenza, secondo Sallemi, si rivelerebbe necessaria la figura delle province, in grado di aiutare nel lavoro i comuni che da soli non ce la fanno a sostenere tutto il lavoro nelle situazioni di emergenza. “Le province prima avevano una funzione importante: monitorare il territorio, ripulire strade e fiumi e controllare le infrastrutture. Togliendo l’ente, queste attività ricadono sui comuni”, ha proseguito l’ospite di Omnibus nel suo ragionamento. Che poi ha concluso, replicando alla stoccata di Caporale: “Io non ne faccio una questione di poltrone, mi creda. Ma di efficienza e ulteriore sbocco per risolvere problemi e dare soluzioni ai cittadini”.

 

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