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Calenda dice basta alle polemiche. Partito unico, il messaggio a Renzi

Christian Campigli
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Questo matrimonio s'ha da fare. Carlo Calenda, parafrasando Alessandro Manzoni, non arretra di un centimetro. Il leader di Azione, nonostante le turbolenze di ieri, è determinato a non buttar via il bambino con l'acqua sporca. E a portare avanti, al contrario, il progetto per costruire un partito unico nel Terzo Polo. Una casa dei moderati, che non si riconoscono né nel centrodestra né nella coalizione di sinistra guidata dalla strana coppia Giuseppe Conte – Elly Schlein.

 

“Alle 18.30 di oggi è convocato il Comitato Politico del Terzo Polo per discussione e votazione della proposta di costituzione del partito unico. Altro tempo da perdere non ne abbiamo”. Parole chiare, nette, quelle pubblicate su Twitter dall'ex Ministro per lo Sviluppo Economico. Un post che ha un significato politico assai importante, perché arriva all'indomani di una giornata contraddistinta da un botta e risposta al vetriolo, rimpalli di responsabilità e timori tra il partito di Matteo Renzi e quello di Carlo Calenda, impegnati in una battaglia a colpi di dichiarazioni, tweet, accuse e attese. Niente rottura su Terzo Polo e partito unico - "figuriamoci", "la linea non cambia", hanno rassicurato a fine giornata.

 

Ma la polemica che nelle ultime ore aveva tenuto puntati i riflettori su Italia Viva e Azione non ha accennato a placarsi nonostante le rassicurazioni dei leader. Linea politica, volontà comune, la scelta di Renzi di diventare direttore del quotidiano Il Riformista, ma anche la gestione dei soldi. Sono stati tanti, troppi forse i temi messi sul piatto per credere ad una passeggera pioggerellina estiva. La sensazione è che questa tempesta possa essere uno spartiacque decisivo. In un senso o nell'altro. Uno scambio di opinioni così acceso o porterà ad una rottura definitiva o ad un chiarimento sincero. E alla creazione, in tempi brevissimi, del partito unico che ambisce ad occupare lo spazio attualmente vuoto al centro della politica italiana.

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