
Decreto Immigrazione approvato, Salvini ammutolisce la sinistra: meno morti e più sicurezza

Il vicepresidente del Consiglio e ministro per le infrastrutture Matteo Salvini rivendica il risultato raggiunto con il decreto migranti approvato ieri dal governo al Consiglio dei ministri che si è svolto a Cutro. E lo fa con una serie di tweet: “Pene fino a 30 anni per gli scafisti di morte - scrive Salvini - cooperazione con i Paesi di partenza per fermare i flussi illegali, strutture più efficienti, maggiore protezione per i profughi veri, espulsioni più rapide per chi non può stare in Italia”. E ancora: “Avanti con il buonsenso e il lavoro di squadra, per salvare vite umane e tutelare la sicurezza del nostro Paese”. Ieri, aveva specificato i punti salienti del provvedimento: “Più CPR quindi più espulsioni. Più controlli nei centri immigrati quindi meno sprechi. Più controlli sulle ‘protezioni’, quindi meno truffe. Da Cutro, una risposta decisa e unitaria del governo contro delinquenti e trafficanti di esseri umani”.
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Il contrasto all’immigrazione clandestina è infarto uno dei punti qualificanti della proposta del leader leghista. Cui si è aggiunta, nell’esperienza di governo, anche il “governo” di una transizione che non sia troppo forzosa per imprese e consumatori. Il recente rinvio a data da destinarsi, in sede europea, dello stop ai motori endotermici dal 2035 è stato un risultato figlio dei gioco di sponda tra Italia e Germania, impostato proprio dal ministro dell’infrastrutture e anche dal gruppo in Europarlamento. Di “successo della Lega” all’interno del Gruppo ID, ha parlato l’Europarlamentare Matteo Adinolfi. Che aggiunge: “Fin dal primo momento, in Parlamento Europeo, abbiamo fatto emergere la contraddizione di un provvedimento che rischiava di danneggiare pesantemente famiglie e imprese”.
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La partita, però non è ancora chiusa. E una nota del ministero delle Infrastrutture e Trasporti spiega: “Procedono i contatti con gli altri governi europei per scongiurare lo stop alla produzione di motori benzina e diesel dal 2035”. E si legge ancora: “Il vicepremier e ministro Matteo Salvini, in piena sintonia con la presidente Giorgia Meloni e con il resto del governo, si sta confrontando con i colleghi di Germania, Repubblica Ceca e degli altri Paesi che hanno espresso dubbi e contrarietà rispetto alla proposta della Commissione. Non si esclude una missione lampo all’estero per discuterne di persona”.
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