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Schlein cerca consensi: “Emissari all'ambasciata Usa”. Il retroscena sul Pd

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Elly Schlein sola contro tutti. “Non sono come mi disegnano” lo sfogo della nuova segretaria del Partito Democratico contro i detrattori, sia interni che esterni, che la punzecchiano sulla guerra in Ucraina, sul rapporto con il Movimento 5 Stelle e infine sulla resa dei conti con Stefano Bonaccini. Proprio in merito al conflitto tra Kiev e la Russia è arrivato un retroscena da Il Foglio: “La segretaria ha voluto mandare ieri dei suoi emissari all’ambasciata americana, per rassicurare gli alleati dubbiosi sul mantenimento della linea lettiana, quella del fermo sostegno militare all’Ucraina. Ha cercato di troncare sul nascere possibili tentazioni di disimpegno ‘pacifista’, che pure circolano intorno a lei”. Un deciso cambio di passo rispetto alle parole degli scorsi mesi.

 

 

Altro punto su cui Schlein ha rivisto i propri piani è pure quello su Matteo Piantedosi: la leader, dopo un attacco frontale, ha messo da parte l’idea di una mozione di sfiducia per arrivare alle dimissioni del ministro dell’Interno. Ma prima di tutte le questioni - sottolinea il quotidiano - “c’è da superare indenni l’assemblea inaugurale di domenica”. “Non ci impicchiamo a nomi o formule, siamo pronti a discutere di ogni soluzione”, il mantra di Schlein ai fedelissimi di Bonaccini. Che continua a chiedere la poltrona di presidente del Pd e non di vice-segretario.

 

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