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Rivoluzione Pd, "ora se ne va?". Il messaggio di Nardella a Elly Schlein

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Elly Schlein è la nuova segretaria del Pd, cosa succede ora  ai sostenitori di Stefano Bonacccini "sconfitti" alle primarie? Tra questi c'è Dario Nardella, sindaco di Firenze che ospite di Giovanni Floris a DiMartedì, su La7, nella puntata del 28 febbraio, risponde così alla domanda del conduttore: "Se con Elly Schlein vado via dal Pd? Nessuno deve andare via, Elly Schlein ha vinto perché ha saputo essere più identitaria dopodiché si riconosce la vittoria, bisogna stare uniti". 

 

Nardella è tornato oggi sulle prossime mosse del Partito democratico. "Adesso Elly ha l’onore e l’onere di indicare al Pd una strada, facendosi carico dell’esito di questo congresso in cui rientra anche il voto dei circoli", ha detto il sindaco di Firenze e già capo del comitato Bonaccini, in un’intervista a La Repubblica. "Per guidare un grande partito si deve guardare al risultato complessivo, che include sia il volere degli iscritti, sia il dato dell’area riformista. La vittoria di Schlein è chiara, l’importante ora è valorizzare il pluralismo politico del Pd", aggiunge rivendicando il peso del voto dei congressi locali che aveva "incoronato" Bonaccini, risultato ribaltato ai gazebo dove il voto era aperto a tutti, non solo agli iscritti. 

 

"Non sta a me - sottolinea Nardella -  dire quel che deve fare la segretaria, ma ho apprezzato i suggerimenti di Prodi dalle colonne di Repubblica: unire tutti i riformisti. Non dimentichiamo che il Pd è nato per tenere insieme riformisti e radicali, altrimenti diventa una cosa diversa". 

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