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Cospito, Meloni non ha paura: “Nordio minacciato, ma lo Stato non arretra”

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Le minacce di morte al ministro Carlo Nordio da un parte. Gli atti vandalici contro l’ennesima sede diplomatica italiana, la rappresentanza Ue a Bruxelles, con scritte inneggianti ad Alfredo Cospito. Non accenna a smorzarsi su nessun fronte il caso dell’anarchico, in sciopero della fame oltre 110 giorni e da poco trasferito in ospedale per monitorare meglio le sue ormai precarie condizioni di salute dopo la protesta contro il 41 bis. «Nelle ultime ore è stato minacciato di morte il Ministro Nordio ed è stata imbrattata la sede della Rappresentanza italiana presso l’UE a Bruxelles con scritte inneggianti a Cospito. Solidarietà al Guardasigilli e al personale della sede. Lo Stato è al loro fianco e non arretra» è il commento della premier Giorgia Meloni su Twitter. 

 

 

L’europarlamentare Paolo Borchia, responsabile federale Lega nel Mondo, spiega però che «purtroppo si tratta anche di un vile attacco alle istituzioni che alimenta tensioni. Questo è un fatto molto grave. Sono atti che devono essere condannati da tutti. Ci auguriamo che anche la sinistra dica qualcosa». La sinistra, da parte sua, continua a chiedere le dimissioni del sottosegretario Andrea Delmastro: per Nicola Fratoianni infatti «è evidente che vi sono ancora due questioni irrisolte su Delmastro e Donzelli, nessun parlamentare conosceva la natura di quelle interlocuzioni fra Cospito e altri detenuti, eccetto un parlamentare che non doveva conoscerle, per la modalità con cui ne è entrato in possesso, e che ora è oggetto di un’inchiesta della magistratura avviata dopo l’esposto di Angelo Bonelli, dell’Alleanza Verdi Sinistra. La magistratura ora farà il suo percorso che tutti dovranno rispettare». I legali di Cospito, intanto, hanno fatto ricorso contro la decisione di Nordio di non revocare il 41bis al loro assistito. In attesa che, il 24, si pronunci anche la Corte di Cassazione.

 

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