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Pd in crisi, crollano gli iscritti: "Dimezzati". Il dato choc sulle tessere

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Pd, pericolo emorragia tesserati. Un articolo di Repubblica registra il trend degli iscritti non proprio lusinghiero. “Si temeva peggio”, si legge a fronte di un consuntivo infelice. “Uno zoccolo duro di circa 150 mila iscritti, che potrebbero salire a 200 mila. In forte calo rispetto ai 320 mila del 2021”.

Di più si saprà quando verranno calcolate le nuove adesioni, il cui termine è scaduto ieri alle 12, tranne che per i tesserati storici. Per loro, infatti, la dead line sarà il 12 febbraio, che si allunga al 19 per Lombardia e Lazio, perché ci sono le elezioni. “Dicono al Nazareno- si legge ancora su Repubblica- che nelle ultime ore c’è stata una corsa a tesserarsi, tanto che la piattaforma online è stata presa d’assalto e si è verificato un ritardo nell’elaborazione dei dati da consegnare alla commissione congresso: da qui le cifre ballerine”.

Tuttavia, “al di là di previsioni ancora più fosche, il Pd si restringe. Ed è una lenta, inesorabile, contrazione: nel 2019 i tesserati erano 412 mila; nel 2013, 535 mila, anche se si disse che erano ‘pompati’ in vista del congresso di allora. Subito dopo la fondazione, il Pd di Walter Veltroni nel 2008 aveva 830 mila iscritti. Altra epoca, altra capacità espansiva, altro appeal". Al di là del lieve rialzo che potrebbe esserci in vista di questa tornata congressuale a preoccupare i dem sono le adesioni “a macchia di leopardo e il crollo al Sud”. 

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