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Coffee Break, Francesco Rocca attacca Alessio D'Amato: sanità del Lazio non adeguata

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Francesco Rocca va all'attacco di Alessio D'Amato. Il candidato del centrodestra alle prossime elezioni regionali nel Lazio smaschera le gravi lacune che attanagliano il sistema sanitario regionale: liste d'attesa e arretratezza tecnologica su tutte. D'Amato è l'assessore regionale uscente alla Sanità e Rocca non gli fa sconti. Il candidato del centrodestra è stato ospite della puntata di "Coffee Break" in onda il 21 gennaio su La7.

«Ci sono cittadini che attendono in barella un posto letto anche 46 ore - ha detto Rocca in collegamento con lo studio di Andrea Pancani - D’Amato parla di transizione digitale per le imprese e innovazione tecnologica ma nel 2023 i nostri ospedali cercano ancora con i fax i posti letto per i pazienti in barella». Lo ha detto a La7 il candidato del centrodestra alla Regione Lazio, Francesco Rocca. «Ci sono 7 aziende ospedaliere che perdono circa 600 milioni di euro, la sanità delle province è diventata romanocentrica perché i servizi offerti non sono adeguati ai bisogni di salute di quei cittadini - ha aggiunto Rocca - È aumentata anche la mobilità sanitaria verso la Lombardia e l’Emilia Romagna, oltre a quella dalle province del Lazio verso Roma». 

 

 

 

Su La7 Rocca ha illustrato anche l'intenzione di creare un unico centro regionale di prenotazione che possa coinvolgere anche le strutture private. "Voglio riappropriarmi di tutte le prestazioni che la Regione Lazio paga -  ha detto Rocca - Oggi abbiamo un Recup che mette a disposizione dei cittadini solo le prestazioni delle strutture pubbliche. Io pretenderò dalle strutture private accreditate che diano le agende al Recup, in modo che ci sia un centralino di prenotazione unico, un unico punto di accesso per tutte le prestazioni per riappropriarmi del governo della cosa pubblica. Ci dev’essere chiarezza perché altrimenti, come diceva Tony Curtis nel "Sottomarino rosa", nel torbido si pesca meglio. Ci dev’essere chiarezza quando si governa la cosa pubblica». Poi rincara la dose: «Hanno avuto dieci anni per dare una direzione, un’anima a questa Regione ma la situazione in cui versa la Sanità del Lazio» è drammatica. Dopo aver criticato l’assessore alla Sanità e suo principale avversario nella corsa alla guida della Regione Lazio, Rocca ha spiegato che nel programma del centrodestra vuole far in modo che «pubblico e privato concorrano insieme». «Non lo dico io - ha poi precisato - lo dice la legge istitutiva del Servizio sanitario nazionale. Sicuaramente in questo D’Amato deve spiegare, quando parla di difesa del pubblico, perché dal 2016 al 2021 ha aumentato di mezzo miliardo di euro la spesa verso il privato che poteva essere indirizzata verso il pubblico», ha aggiunto. Per quanto riguarda l’incarico che ha ricoperto recentemente nei privati della Sanità, Rocca ha precisato che «sono un manager e consulente di strutture sanitarie: ho lavorato col pubblico, col privato, con la sanità religiosa (Idi), con la fondazione onlus San Raffaele e con una struttura riabilitativa in Puglia. Penso che sia una ricchezza - ha aggiunto - avere una persona che ha amministrato strutture private e pubbliche che conosce punti di forza o debolezza dei sistemi giuridici che stanno in sanità».

 

 

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