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Stretta sulle stazioni, Matteo Salvini annuncia l'arrivo dei vigilantes

Daniele Di Mario
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Più sicurezza e sorveglianza nelle stazioni italiane. Il governo interviene dopo l’accoltellamento di una ragazza israeliana avvenuto alla Stazione Termini di Roma il giorno di San Silvestro. L’aggressore, un ragazzo polacco, è stato arrestato a Milano martedì scorso. Per prevenire nuovi episodi simili e garantire la sicurezza all’interno degli scali ferroviari, il governo vara il piano sicurezza per chi viaggia e lavora nelle stazioni. Oltre 300 assunzioni all’anno per tre anni, dal 2023 al 2025 compreso, fino a raggiungere un organico di 1.500 persone per garantire più sicurezza nelle stazioni italiane, sui treni e nelle aree ferroviarie. I «vigilantes» entreranno nell’organico di Fs Security, società direttamente controllata dal Gruppo Fs, che presidia treni, stazioni e infrastrutture sensibili. Attualmente in organico sono operativi 735 addetti, che saliranno a 1.500 e saranno a supporto delle forze dell’ordine in pieno coordinamento con il Ministero dell’Interno.

Il piano è sulla scrivania del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che è in costante contatto con il Gruppo FS e con il Viminale con l’obiettivo di supportare le Forze dell’Ordine irrobustendo il numero degli addetti alla sicurezza. La serenità delle persone sui treni e nelle stazioni è da sempre una priorità per Salvini: nell’agosto 2019, da ministro dell’Interno, aveva inaugurato il nuovo posto di Polizia Ferroviaria a Milano Rogoredo dopo aver avviato un significativo piano di assunzioni di donne e uomini in divisa. Si punta, ora, a innalzare il livello di tranquillità negli scali di Milano, Firenze, Roma e Napoli con l’obiettivo di rafforzare i controlli anche nelle stazioni di prossima attivazione (tra il 2023 e il 2026) a Venezia, Torino e Bari e nei vari presidi territoriali esistenti o che saranno inaugurati a breve: si tratta di uffici che garantiscono servizi al pubblico e sono localizzati a Torino, Milano, Genova, Verona, Venezia, Bologna, Firenze, Ancona, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo.

In un orizzonte più a lungo termine, ci sarà il taglio del nastro anche a Trento, Trieste, Perugia, Pescara, Cagliari. Tutte realtà che meritano maggiore attenzione sul fronte sicurezza. Le statistiche raccolte dal Gruppo FS fotografano questa situazione: i furti a danno dei viaggiatori hanno colpito, negli ultimi cinque anni, soprattutto Milano Centrale (2.000 furti, 256 negli ultimi due anni), Roma Termini (più di 1.000, 88 negli ultimi due anni), Bologna Centrale (più di 500), Pisa (più di 500), Roma Tiburtina (più di 300), Napoli Centrale (più di 250, 62 negli ultimi due anni), La Spezia Centrale (più di 200), Torino Porta Nuova (più di 200). Il Gruppo FS, con la progressiva introduzione dei gate, rileva dal 2015 una riduzione del numero dei furti dell’80,4%. Purtroppo, nelle aree ferroviarie si registrano altri episodi illegali come il furto di rame o aggressioni al personale. Nel 2022 sono avvenute 32 aggressioni ai lavoratori: 4 a Milano Centrale, 13 a Firenze Santa Maria Novella, 5 a Roma Termini, 10 a Napoli Centrale. Il tutto senza dimenticare gli atti vandalici come i graffiti e in generale i danneggiamenti a danno degli asset ferroviari (stazioni e treni). Il Gruppo Fs ha anche annotato atti di sabotaggio per bloccare la normale attività, una massiccia presenza di viaggiatori senza biglietto, attività abusive di vario tipo come occupazioni, vendita illecita, presenze moleste. Per Salvini, «tutelare i cittadini che lavorano e viaggiano è una priorità di questo governo».

Plauso all’iniziativa di Salvini arriva da tutta la Lega, in particolare dagli esponenti romani. «Nel piano c’è anche la stazione di Roma, troppo spesso scenario di aggressioni, furti, delinquenza a danni di romani e turisti - dice il senatore e coordinatore della Lega nel Lazio, Claudio Durigon - Dopo il terribile accoltellamento dei giorni scorsi a Termini è evidente che serva intervenire e lo fa la Lega anche con questo maxi - intervento, non certo il Partito democratico che fortunatamente governerà la regione ancora per poco».

Per la deputata Simonetta Matone, «grazie al maxi - piano per stazioni e treni, finalmente, più controlli e, quindi, più sicurezza anche a Roma. Tra le città che hanno subito maggiori furti a danno dei viaggiatori, c’è purtroppo anche Roma: nella stazione Termini, negli ultimi cinque anni, più di 1.000. Anche in questi giorni Roma è finita spiacevolmente sulle cronache nazionali per l’ennesimo episodio da stigmatizzare. Ma la gestione Pd non ha mai fatto nulla di concreto per risolvere il problema. Adesso, grazie al vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, sarà possibile con interventi pragmatici aiutare le Forze dell’Ordine a tutelare i cittadini in viaggio».

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