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Covid, Licia Ronzulli: “Responsabilità evidenti”. La linea di Forza Italia

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“Non è assolutamente la risposta che ci aspettavamo”. Senza alcun timore Licia Ronzulli critica la gestione dell’Unione europea sugli arrivi dei viaggiatori dalla Cina, con Bruxelles che ha delegittimato l’operazione di prevenzione effettuata dall’Italia con i tamponi. La capogruppo in Senato di Forza Italia non nasconde la propria preoccupazione per tale atteggiamento in un colloquio con La Stampa: “Deve essere chiaro a tutti che solo un'azione coordinata e comune a livello europeo potrà fronteggiare eventuali nuove emergenze, come ci ha insegnato la storia di questi ultimi tre anni. Il governo è intervenuto in modo tempestivo e cautelativo. L’auspicio è che l'Ue agisca”.

 

 

“Le responsabilità del governo cinese nella propagazione del coronavirus sono - dice ancora Ronzulli dopo gli attacchi degli ultimi giorni alla Cina - acclarate da tutta la comunità internazionale. Il popolo cinese non ne ha colpa, anzi è vittima di questa gestione del regime. La Cina rappresenta un pericolo per la stabilità e la pace nel mondo da più punti di vista. Non si tratta di alimentare un clima d'odio nei confronti di nessuno, ma certo non si chieda a noi, col presidente Silvio Berlusconi che ne parla da un decennio, cioè da prima di tutti, di fare finta che non esista un problema di democrazia e trasparenza”.

 

 

Il messaggio della fedelissima del Cavaliere è chiaro: non si può abbassare la guardia e il partito azzurro terrà la barra dritta all’interno del governo. “Affrontiamo la situazione con grande attenzione, ma anche con la consapevolezza che l'Italia ha un'altissima percentuale di vaccinati. A differenza della Cina, che non può contare su una buona qualità dei vaccini. Non sono minimamente paragonabili all'alto standard di quelli europei. La linea di Forza Italia sui vaccini è - sottolinea Ronzulli - sempre stata chiara e non cambia, come ho avuto modo di sottolineare in Senato, invitando a non abbassare la guardia, a non dare un segnale di "liberi tutti". Un segnale che ho ritenuto intempestivo, visto che il reintegro degli operatori sanitari non vaccinati era già previsto dopo il 31 dicembre. Perché anticipare? Il nostro faro guida è la scienza. Se la scienza dovesse indicarci una strada da percorrere per evitare di vivere nuovamente la crisi del 2022, non - chiosa la senatrice - potremo ignorarla”.

 

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