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Manovra, confermata la flat tax al 15% fino a 85mila euro. Salta il condono delle cartelle esattoriali

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Arriva una conferma su uno dei tempi più attesi della prossima manovra del governo. La flat tax al 15% per partite Iva e autonomi potrebbe essere estesa fino a una soglia di fatturato di 85 mila euro, rispetto ai 65 mila attuali. È una delle ipotesi discusse, a quanto si apprende, durante il vertice sulla manovra di bilancio tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i capigruppo di maggioranza.

 

Un miliardo è destinato al sostegno alle famiglie. Riguardo alla rottamazione delle cartelle non è previsto - riferiscono fonti di maggioranza - alcun condono ma agevolazioni e rateizzazioni per il pregresso. Riguardo l’ipotesi di azzerare l’Iva sui beni di primo consumo si valuterà la possibilità di agire in questa direzione per un anno. Prevista anche una stretta sul reddito di cittadinanza e sul superbonus. 

 

Altre ipotesi allo studio: minor indicizzazione delle pensioni d’oro, aumento del limite Isee da 12 a 15 mila euro per il bonus energia, riduzione graduale degli incentivi sulla benzina, proroga delle agevolazioni per gli under 36 che vogliono acquistare casa, un mese in più per il congedo di maternità, aumento della tassazione per tabacco e gioco online.

Al vertice, secondo quanto si apprende, non si è parlato né di cedolare secca per gli affitti dei negozi né di rientro di capitali dall’estero, misure che quindi non dovrebbero andare in manovra. Sul tavolo c’è anche chi ha ipotizzato - ma non si dovrebbe andare in questa direzione - l’aumento dei pedaggi autostradali. 

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