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Maurizio Landini pressa il governo: "Basta bonus, vanno aumentati i salari"

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«Basta bonus, i salari vanno aumentati in modo strutturale, siamo in una vera e propria emergenza», dice il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, intervistato all’uscita dal primo incontro sul Pnrr con il ministro Raffaele Fitto. «Ci aspettiamo, già a partire da questa legge di Bilancio, un taglio al cuneo contributivo tutto a favore delle lavoratrici e dei lavoratori. Accompagnato da un intervento fiscale per aumentare il loro potere d’acquisto, ripristinando il meccanismo che rivaluta deduzioni e detrazioni fiscali all’inflazione».

 

Per Landini, «la priorità sono i salari netti da aumentare - spiega a Repubblica - le risorse devono andare tutte ai lavoratori travolti dalla lunga crisi e da un’inflazione al 12%. A questo deve servire la riduzione del cuneo contributivo. Le imprese in questi anni hanno già incassato incentivi a pioggia, mai condizionati e selettivi. E molte in cambio hanno pure delocalizzato, disinvestito, precarizzato il lavoro. Tra l’altro salari netti più alti fanno bene alle imprese perché sostengono i consumi».

 

Il governo punta sui fringe benefit e sul salario di produttività detassato. Basta? «I fringe benefit a 3 mila euro rischiano di essere uno specchietto per le allodole. Ricordo che la contrattazione aziendale riguarda solo il 20% dei lavoratori. Francamente, non è questo il momento di disperdere le risorse in mille rivoli».

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