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“No alle trivelle”. Calderoli come Zaia: la grana per il governo Meloni

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“Condivido pienamente quello che dice il governatore Zaia”. Ad esporsi sulla questione trivelle è il ministro degli Affari regionali e delle Autonomie, Roberto Calderoli, al suo ingresso Palazzo Chigi per il Cdm, non nascondendo la propria contrarietà a nuove trivellazioni alla ricerca di giacimenti di idrocarburi nel Mar Adriatico come vuole il governo Meloni nel dl aiuti quater.

 

 

Ma che cosa ha detto Luca Zaia? “Nel referendum del 2016, io avevo sostenuto il no alle trivelle, come quasi l’86% dei veneti e degli italiani. E oggi, confermare quel no non è soltanto una questione di coerenza Gli esiti della subsidenza, lo sprofondamento dei terreni e dei fondi marini, in seguito alle trivellazioni degli anni Cinquanta sono stati imponenti e devastanti. Ci sono zone in cui il fondo si è abbassato di quattro metri, con una progressione dei cedimenti anche oggi inesorabile” la posizione del governatore del Veneto in un’intervista al Corriere della Sera. 

 

 

“La nostra gente - ha continuato Zaia - è sicuramente inquieta per quello che è successo. Al di là dei colori politici, lo ha scritto bene sul Corriere di ieri Gian Antonio Stella. E la preoccupazione è diffusa anche per un fatto a cui si pensa poco, la prima industria del Veneto è il turismo, la metà del fatturato viene proprio dalle spiagge. La nostra non è una posizione ambientalista e tantomeno ideologica. Per dire noi siamo favorevoli ai rigassificatori e le posso dire che siamo pronti ad aumentare la capacità di quello che già c’è. Io capisco fino in fondo la preoccupazione del governo. Però c’è luogo e luogo”.

 

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