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Pd, lo schiaffo di Morani a Letta: "Basta tenere in ostaggio il partito"

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"Chi guida il pd oggi deve prendere atto di non potere tenere in ostaggio un partito e deve garantire al massimo entro gennaio la conclusione del congresso. Non mi si dica che lo statuto prevede tempi e fasi lunghe: lo statuto può essere derogato. Basta volerlo. Basta volere bene al Pd. Non serve altro". È il lungo sfogo che Alessia Morani, componente della direzione del Pd ed esponente di Base riformista, affida ai social.
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Alessia Morani (@alessiamorani)


Morani attacca il segretario del Pd spiegando i principali errori e criticando le sue scelte riguardo al congresso: "Ogni giorno sono sempre più sbalordita dalla distanza dalla realtà delle dichiarazioni di chi guida il mio partito. Oggi ho letto l’appello di Letta su La Repubblica che, nella sua idea, dovrebbe dare inizio al congresso del Pd, al cui confronto, passatemi la battuta, il congresso del partito comunista cinese pare avere un regolamento smart. L’appello di Letta secondo me contiene due errori essenziali. Il primo riguarda l’obiettivo del congresso del PD e cioè fare l’opposizione alla destra, obbiettivo che viene richiamato in più parti dell’appello. L’obiettivo del PD dovrebbe essere un altro: tornare ad essere un partito a vocazione maggioritaria con l’ambizione di convincere gli elettori ed andare legittimato al governo del paese. Va bene l’opposizione ma non mi pare un vaste programme, come direbbe qualcuno. Il secondo errore riguarda la cosiddetta apertura dei circoli non solo ai nostri 'iscritti e militanti ma anche a tutti coloro che vorranno aderire'" prosegue la dem.

"Il nostro segretario probabilmente non sa che grazie al nuovo regolamento per il tesseramento (che io non ho convintamente votato) i nostri circoli, che già erano in forte crisi, hanno oggi pochissimi iscritti e sono diventati, laddove ancora sono attivi, piccoli luoghi di dibattito e potere dei 'soliti noti'. Come si può pensare di essere attrattivi in queste condizioni? Davvero pensiamo che senza uno straccio di linea politica e leadership possiamo essere una forza politica capace di appassionare e convincere qualcuno? La politica è passione, emozione, sogno, speranza e condivisione. Noi ne stiamo facendo una luogo di superfetazione burocratica. Un luogo immobile e senza anima. Molti sono rimasti colpiti dall’articolo di Francesco Piccolo di qualche giorno fa. Quell’intervento è una fotografia reale del nostro partito che qualcuno, comunque, da dentro prova ad esprimere da un po'" conclude Morani. 

 

 

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