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Alessandro Zan ripresenta il suo ddl ma taglia i due articoli più contestati. E attacca Roccella

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Alessandro Zan ha ripresentato alla Camera il ddl che porta il suo nome, ma "epurato" dei punti più contestato. Come scrive il Domani, gli articoli citrici che riguardavano le definizioni, in cui di spiegava che cosa si intende per sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere, non ci sono più.

 

 

 

Nella scorsa legislatura il testo era stato approvato alla Camera ma si era poi arenato al Senato. I senatori, infatti, avevano approvato la richiesta di non esaminare la legge articolo per articolo. Il testo sarebbe dovuto tornate in commissione non prima di sei mesi, poi a causa delle elezioni tutto si è bloccato. Il punto è che ormai non c'era più una maggioranza politica in grado di convertire in legge il testo. Zan, rispondendo alla ministra della Famiglia, Natalità e Pari opportunità, Eugenia Roccella, oggi 28 ottobre, ha twittato: "Roccella continua a diffondere fare news: non esiste alcun self-id (identità di genere, ndr) nel ddl Zan che abbiamo già ripresentato. Si occupi, come impone la sua delega, di contrasto a ogni discriminazione. Tanta voglia di protagonismo e poca voglia di lavorare".

 

 

 

 

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