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Meloni difende l'Europa e avvisa: no ad azioni di singoli Stati

Daniele Di Mario
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«Tutti dobbiamo concorrere alla difesa dell’interesse nazionale». Giorgia Meloni lancia la sfida del prossimo governo e della nuova legislatura. A partire dall’Ue. Il leader dei conservatori italiani, sull’energia, rilancia la vocazione europeista dell’Italia, ma si oppone ad azioni solitarie di singoli Stati membri. «La crisi energetica è una questione europea e come tale deve essere affrontata», scrive Meloni su Facebook. «Fratelli d’Italia e i Conservatori europei - prosegue - da sempre sostengono che il vero compito dell’Unione europea dovrebbe essere quello di gestire le grandi sfide continentali difficilmente affrontabili dai singoli Stati membri. Azioni di singoli Stati tese a sfruttare i propri punti di forza rischiano di interferire nella competitività delle aziende e creare distorsioni nel mercato unico europeo - aggiunge - Sosterremo in Europa ogni azione volta a contrastare i fenomeni speculativi e gli ingiustificati aumenti del costo dell’energia e appoggeremo ogni iniziativa condivisa di concreto aiuto a famiglie e imprese».

Un conceto ribadito dal presidente FdI a Fuori dal Coro su Mediaset. «La materia europea è dirimente perché noi non possiamo pensare che continuiamo a regalare soldi alla speculazione all’infinito, non ce li abbiamo. Quindi il tema europeo è fondamentale. Sono in contatto ogni giorno con il governo uscente per cercare di capire qual è il punto di caduta», spiega Meloni. In cima alle priorità del presidente di FdI c’è sempre il dossier energia. Nel primo pomeriggio di ieri ha incontrato alla Camera il ministro Cingolani per concordare la strategia, in una logica «non di inciucio», «ma di transizione» tra il vecchio governo e quello che nascerà.

Prioritarie saranno anche le misure contro il caro-vita. «Stiamo lavorando su questo - conferma Meloni - Se anche questi provvedimenti, sui quali alla fine sono mediamente diciamo meno pessimista oggi, se anche arrivassero, impatterebbero sulle bollette tra qualche mese, diciamo tre mesi. Bisogna capire invece come affrontare questi tre mesi, che è invece la materia sulla quale stiamo prioritariamente lavorando noi ora», spiega ai microfoni di «Fuori dal Coro» a margine dell’evento di sabato scorso a Coldiretti in un contributo in onda ieri sera.

 

 

 

Il leader dei conservatori, poi, esorta «tutti» a «concorrere, pur nelle differenze, all’interesse nazionale». Da qui - spiega Meloni in una nota - è necessario ripartire per affrontare le difficili sfide che l’Italia ha davanti». «Oggi l’Italia festeggia e si affida al suo patrono San Francesco - si legge nella nota - La cerimonia di accensione della lampada votiva dei Comuni italiani che arde sulla tomba del santo d’Assisi, che tradizionalmente rinnova il legame che unisce il nostro popolo e le sue Istituzioni ad uno dei padri della nostra civiltà, assume quest’anno una valenza simbolica straordinaria. La presenza del Presidente della Repubblica Mattarella e l’offerta dell’olio da parte della Cei per omaggiare gli italiani che durante la pandemia hanno messo la loro vita al servizio degli altri ci ricordano l’importanza di quel forte senso di comunità che unisce la Nazione. Da qui e dalla necessità di concorrere tutti, pur nelle differenze, all’interesse nazionale è necessario ripartire per affrontare le difficili sfide che l’Italia ha davanti», conclude.

Oggi il presidente di FdI riunirà l’esecutivo del partito. Un passaggio formale per ringraziare la classe dirigente e per far sì che il partito dia il «mandato» per l’incarico a palazzo Chigi. Si parlerà anche dell’agenda di governo, politica estera compresa. Sull’Ucraina e sulle indiscrezioni su un test nucleare russo, Meloni osserva: «È una situazione molto complessa, serve molta prudenza». Ieri - comunica una nota FdI - Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che si è congratulato con Meloni per la vittoria di FdI alle elezioni politiche e si è detto certo di poter contare su una proficua collaborazione con il prossimo governo italiano. Zelensky ha ringraziato per il sostegno dell’Italia anche in merito al nuovo decreto sull’invio delle armi appena esaminato dal Copasir e ha formulato l’auspicio che Meloni possa recarsi quanto prima a Kiev. Meloni, da parte sua, ha ringraziato Zelensky per le congratulazioni, ha ricordato la vicinanza che FdI e i Conservatori europei hanno dimostrato nei confronti di Kiev fin dal primo giorno di guerra, ha confermato il suo pieno sostegno alla causa della libertà del popolo ucraino, ha ribadito che la dichiarazione di annessione di quattro regioni ucraine da parte della Russia non ha alcun valore giuridico e politico e ha sottolineato il suo impegno per ogni sforzo diplomatico utile alla cessazione del conflitto.

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