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Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl: il governo coinvolga il sindacato

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Coinvolgimento del sindacato nelle decisioni dell'esecutivo. E' chiara la richiesta che Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, avanza a Giorgia Meloni. Il dialogo con le parti sociali dovrà essere la bussola per un'azione di governo volta ad affrontare e risolvere le tante emergenze con cui l'Italia dovrà fare i conti in questa delicatissima congiuntura internazionale. Secondo Sbarra, solo da un confronto continuo e costruttivo potrà venire un reale miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori italiani.

 

 

 

“Le urne hanno dato un risultato netto, affidando un grande onere al centrodestra e al partito guidato da Giorgia Meloni. Il nuovo governo dovrà coinvolgere nelle dinamiche di decisione il sindacato e il riformismo sociale. La Cisl, come sempre, giudicherà l’albero dai frutti, senza pregiudizi, esercitando la propria soggettività politica con autonomia, cercando il dialogo senza timori, né timidezze”. E’ quanto ha sottolineato a Roma il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, a margine del Consiglio Generale della Fit Cisl . “Avremo come unico metro di giudizio i contenuti e le azioni concrete, insieme alla disponibilità del nuovo governo ad aprirsi al confronto e misurarsi con le priorità della nostra Agenda Sociale. Si aprono giorni decisivi per formare un governo stabile, competente, aperto al confronto sociale. Occorre fare presto, perché tempi e scadenze della Legge di Bilancio e riforme sono drammaticamente compressi. E perché le condizioni di vita di milioni di lavoratori, anziani, ragazze e ragazzi, richiedono immediati interventi d’urgenza. Serve concordia per riunire un Paese che scivola in un astensionismo allarmante e crede sempre meno nelle istituzioni politiche. Più di una persona su tre non ha votato. Al sud anche una su due. Insieme, dobbiamo far avanzare le ragioni della coesione, della crescita, del lavoro dignitoso, dell’innovazione. Insieme, dobbiamo costruire protezioni universali, generare occupazione di qualità, riqualificare il lavoro debole. Insieme dobbiamo realizzare le riforme, a partire da pensioni, fisco e non autosufficienza. Il sentiero della partecipazione è l’unico che può farci arrivare a traguardi stabili ed equi. La via è quella di un dialogo sociale che in questo anno e mezzo ha dato frutti e che deve essere rafforzato nella costruzione di un Progetto Paese che non escluda la responsabilità di nessuno”.

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