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Elezioni, le quattro priorità di Giorgia Meloni: crisi energetica, costo del lavoro, assegno unico familiare e legge di Bilancio

Gaetano Mineo
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Giorgia Meloni entra sempre più nel merito del programma elettorale. E così tra chi spara a raffica slogan e chi sferra colpi bassi all'avversario, irrompe la candidata in pectore a guidare il prossimo governo: «Le prime cose di cui mi occuperò, se vincerò le elezioni, sono emergenza energetica, costo del lavoro, adeguamento dell'assegno unico per la famiglia e legge di Bilancio». Punti sintetici, quelli della leader di FdI, ma che rappresentano le principali priorità del Paese. Punti, tra gli altri, già messi nero su bianco nel programma di legislatura, documento comune del centrodestra, a partire proprio dalla sfida dell'autosufficienza energetica. Un obiettivo ambizioso e che passa soprattutto dalla transizione energetica sostenibile. Quindi, aumento della produzione dell'energia rinnovabile e diversificazione degli approvvigionamenti energetici. Sul fronte lavoro, si insiste sul taglio del cuneo fiscale, sulla defiscalizzazione per i nuovi assunti e sull'abbassamento dell'Iva per i beni di prima necessità. Un capitolo è dedicato a maggiori tutele per lavoro autonomo e libere professioni, tutela delle micro e delle piccole medie imprese e non ultimo alla lotta alla concorrenza sleale. E sempre sul tema lavoro, previsto un rafforzamento dei meccanismi di decontribuzione per il lavoro femminile, gli under-35, i disabili, e per le assunzioni nelle zone svantaggiate.

 

 

Sui bonus edilizi si parla di «salvaguardia delle situazioni in essere» e riordino degli incentivi destinati alla riqualificazione, alla messa in sicurezza e all'efficientamento energetico degli immobili residenziali pubblici e privati. Inoltre, si vuole innalzare i limiti all'uso del contante. Molta parte del programma del centrodestra è dedicata ai temi del sostegno alla natalità, della famiglia, delle giovani coppie, con l'aumento dell'assegno unico e universale. Previsto anche l'aumento delle pensioni minime. Ma non mancano le politiche di conciliazione lavoro-famiglia per madri e padri e di tutela del lavoro delle giovani madri.

 

 

Quarto punto, il Bilancio. Eloquente, in merito, la Meloni in un'intervista alla Reuters di qualche giorno fa. La presidente di FdI, in sostanza, se sarà al governo, avrà una gestione responsabile delle finanze pubbliche ma sarà anche molto attenta agli interessi italiani in Europa. «Sono molto cauta... - ha detto la Meloni -. Nessuna persona responsabile, prima di avere un quadro completo delle risorse che possono essere investite, può immaginare di rovinare le finanze del Paese». «Abbiamo previsto nel programma alcune cose che dipendono anche dai conti dello Stato - ha spiegato -. La prima cosa che saremo chiamati a fare sarà la legge di bilancio e abbiamo chiaramente l'intenzione di farla entro i parametri richiesti». Insomma, «terremo i conti in regola» e «non vogliamo distruggere l'Europa», ha rassicurato.

 

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