Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Beppe Grillo, cosa scappa a Domenico De Masi: "Può essere cacciato". E si fa strada il tandem Di Battista-Casaleggio

  • a
  • a
  • a

È il destino di chi fonda movimenti. Per il sociologo Domenico De Masi, da sempre vicino ai 5Stelle, la sorte di Beppe Grillo potrebbe non essere diversa da quella di altri leader e, parafrasando le parole di Alessandro Di Battista, e di "padri padroni". In una intervista a Repubblica De Masi spiega che Giuseppe Conte gli ha chiesto di candidarsi con il M5s ma non lo farà: "Ho 84 anni (...) se dovessi mettermi a lavorare per 10 ore al giorno nelle commissioni parlamentari, rinuncerei a tante cose strepitose. Preferisco tenere bassi i consumi".

 

Per il sociologo la vita del Movimento 5 Steelle è ancora lunga nonostante i sondaggi e le scissioni: "Gli addii di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista? La parabola del partito è ancora lunga. Ne riparleremo tra qualche anno". Dietro l'angolo il nuovo progetto politico targato Dibba-Davide Casaleggio. "Il padre, Gianroberto, era un visionario. Il figlio è più una reliquia che un ideologo", taglia corto De Masi.

 

Ma Grillo oggi è una zavorra? "Sono un sociologo, lavoro da esterno e cerco di capire quello che succede. Grillo sarà cacciato? Può accadere. Tutti i movimenti si sono liberati dei loro padri fondatori", afferma il sociologo amico di lunga data del comico genovese. Che non ha parole di fuoco per Di Maio: "Tradimento è un parolone. Lo ha usato anche Grillo. Quando due si sposano, le preferenze alla lunga possono cambiare. Di Maio è diventato presidente della Camera da ragazzino e prima ancora vendeva bibite allo stadio. Da ministro degli Esteri ha incontrato il presidente degli Stati Uniti, ha ricevuto i capi di mezzo globo. Ha appreso una visione del mondo diversa", spiega De Masi.

 

Dai blog