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Governo Draghi, "stupiti sul fisco". La prima nota della Lega che annuncia la rottura

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“Siamo stupiti dal discorso del presidente Draghi". La prima nota della Lega dopo le comunicazioni del premier in Senato sono quelle di Massimo Bitonci, capogruppo in commissione Bilancio e capo dipartimento Attività produttive e Alberto Gusmeroli, vicepresidente commissione Finanze e responsabile Unità fisco del dipartimento Economia della Lega.

Già dalla reazione del leader del Carroccio in Senato che, di fronte a un presidente del Consiglio durissimo sulle questioni care alla Lega, scuoteva la testa, si era capito che qualcosa non stesse andando per il verso giusto con il segretario non solo irritato ma pronto a bloccare perfino gli applausi al premier da parte del suo partito. "Non applaudite" avrebbe ordinato ai suoi. 

"Nessun accenno a flat tax e pace fiscale - denunciano Bitonci e Gusmeroli - nonostante 50 milioni di cartelle esattoriali già partite o in partenza che rappresentano un’emergenza nazionale. Anche il passaggio sul credito di 1.100 miliardi di magazzino fiscale che l’Agenzia delle Entrate ha nei confronti di cittadini e imprese ci lascia perplessi. In questo momento di grave crisi economica con l’aumento delle bollette e delle materie prime anche alimentari, cosa si chiede? Di rimborsare subito? Se non bastano pandemia e guerra per un rinnovato patto fiscale tra cittadini, fisco e agenzia delle entrate cos’altro dovremmo aspettare?”.

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