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Enrico Letta non arretra sullo ius scholae e vuole scatenare la crisi di governo

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Enrico Letta va allo scontro con Matteo Salvini. E Mario Draghi resta a guardare con attenzione per il futuro del governo. «L’atteggiamento di voltafaccia che c’è stato in Parlamento da parte dei diversi rappresentanti parlamentari di centrodestra sul tema dello ius scholae rappresenta per me una grande sorpresa» le parole del segretario del Pd nella relazione alla direzione nazionale del partito. «È una grande sorpresa - ha proseguito Letta - anche il legare la discussione in Aula allo ius scholae alla sopravvivenza del governo. Si fa cadere un governo per fatti drammatici, non perchè un ragazzo italiano a tutti gli effetti, dopo anni di scuola in Italia, che parla il dialetto come posso parlarlo io, può avere finalmente la possibilità di ottenere la cittadinanza, e si decide addirittura di far cascare il Governo per evitare che quella ragazza e quel ragazzo abbia la cittadinanza italiana. Io rimango senza parole, per il metodo scelto dalla Lega e da Salvini, di fronte ad una scelta di questo genere. Noi su questo tema non arretreremo di un millimetro», ha sottolineato Letta. 

 

 

«I patrioti non sono Giorgia Meloni e Salvini che non vogliono lo ius scholae. I patrioti siamo noi che vogliamo lo ius scholae e se non si rendono conto di questo non hanno idea di quale è l’Italia del futuro e l’Italia del futuro non è un’Italia nella quale difendersi e mantenere tutto ciò che è stato fino adesso, che si riduce demograficamente senza guardare al futuro. Il futuro lo si gestisce cercando di costruirlo insieme» ha detto ancora l’ex presidente del Consiglio. 

 

 

«Le barricate che hanno fatto sullo isu soli - ha proseguito il leader Dem - se le fanno anche sullo ius scholae vuol dire una sola cosa: loro non vogliono nessun altro che non sia raccontabile come espressione di una continuità con la razza italiana, che è un ragionamento che trovo inaccettabile. Aggiungo che si può fare lo ius scholae facendo tutti gli altri provvedimenti insieme sulle bollette elettriche, sul lavoro, sulla precarietà, su come riuscire a dare un aiuto agli agricoltori, sulla siccità, il Parlamento non ha un unico intervento da fare durante l’anno, il Parlamento può fare tante cose durante l’anno e tante leggi nella stessa giornata». «L’idea di fare un racconto sul fatto che non questo ma bisogna fare altro - ha concluso Letta - è semplicemente perché non hanno il coraggio di dire che non li vogliono. La verità è che se si mettono di traverso ad un provvedimento costruito così, è semplicemente perché non li vogliono e vogliono costruire ancora una volta la loro propaganda esclusivamente sul tentativo di scacciare la diversità dal nostro Paese». Salvini non prenderà bene tali parole sullo ius scholae dopo le minacce alla sinistra delle scorse ore.

 

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