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Caos M5s, Riccardo Ricciardi e il ruolo del Quirinale nello strappo di Luigi Di Maio

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Riccardo Ricciardi parla dello strappo di Luigi Di Maio al M5s di Giuseppe Conte. E svela che la scissione ha origini lontane e ha covato come fuoco sotto la cenere. I mal di pancia di Di Maio sono cominciati tempo fa e hanno iniziato a manifestarsi già dopo la conferma di Sergio Mattarella al Quirinale.

 

 

 

 

"La guerra ha congelato un po' le cose ma ce lo aspettavamo - ha detto Ricciardi - Finalmente andiamo a ricostruire il movimento che ora può volare alto. Dobbiamo continuare la costruzione senza persone che evidentemente avevano altri progetti. Sulle armi abbiamo evitato 14 miliardi di aumento della spesa militare. Contineremo le nostre battaglie. I numeri contano ma conta anche il peso politico della forza, aldilà dei numeri in Parlamento. Ora possiamo non pensare a Di Maio e pensare al M5s. Mi auguro che non ci saranno altre fuoriuscite. Possiamo continuare a fare tutto quello che stavamo facendo prima ma lo faremo ancora più liberamente. Possiamo fare un lavoro libero, vero, nuovo e dare vigore a questo nuovo corso. Ai tempi dell'elezione di Mattarella, Di Maio uscì strumentalmente con le persone a lui più vicine e attaccò Conte e lì c'era già un elemento strumentale. Insomma stava preparando il terreno. Dentro il nuovo corso di Conte c'erano delle persone che avevano un altro percorso politico".       

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