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Riforma Cartabia, Italia Viva non vota. L'attacco di Matteo Renzi in Senato

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«Questo racconto costante che la politica vuole fermare la magistratura intanto si scontra con un dato di fatto. Ci sono magistrati bravissimi a cui va la nostra gratitudine ma questo racconto si scontra con una considerazione che nessuno ha il coraggio di fare in questa Aula, è cioè che in questi ultimi 30 anni, gli anni del clima infame, per fare una citazione significativa, non c’è stata una parola di verità sui magistrati simbolo del nostro Paese, Falcone e Borsellino, che meritano gratitudine eterna, ma non sono stati premiati nemmeno dopo la loro morte da un racconto vero su quello che è successo. Non c’è stata una parola di verità su di loro».

Matteo Renzi prende la parola in Aula al Senato per le dichiarazioni di voto sulla riforma del Csm. Il leader di Iv conferma l’astensione del suo partito e, alla presenza del Guardasigilli, torna a bocciare la riforma Cartabia definendola «più inutile che dannosa». Poi coglie l’occasione per fare una sorta di intemerata contro il Csm ancora diviso in correnti e del rapporto politica e magistratura, arrivando a concludere il suo intervento con il caso Etruria e l’assoluzione del padre di Maria Elena Boschi («I Cinque stelle abbiano il coraggio di chiedere scusa alla famiglia Boschi...»). In particolare l’ex premier ci tiene a denunciare il «silenzio delle istituzioni» e cita il caso Palamara, considerato un «capro espiatorio che ha pagato per tutti».

Renzi si infervora, alza la voce, soprattutto quando ricorda il sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e difende la «politica»: «Non è stata la politica a bloccare Falcone. Erano parti della magistratura e del Csm che dicevano che Falcone non aveva l’indipendenza, l’autorevolezza e la competenza per guidare la lotta alla mafia. Era quella parte politica della magistratura, erano alcune correnti, che oggi dovrebbero fare mea culpa...», avverte l’ex rottamatore. «Raccontare a tratti, in modo vergognoso - denuncia Renzi - che è stata la politica a bloccare i magistrati, che c’è stata la trattativa Stato-mafia, è servito in questi 30 anni a dare l’immagine dei politici come brutti e cattivi e di quella parte "correntiziata" come la parte dei buoni...Abbiamo il coraggio di dirlo o no?».

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