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Fratelli d'Italia supera la Lega. Ma Giorgia Meloni e Matteo Salvini esultano insieme

Daniele Di Mario
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È il centrodestra il vincitore di questo primo turno delle elezioni amministrative. Giorgia Meloni e Matteo Salvini concordano sul fatto che la coalizione non solo tiene, ma dimostra nei fatti quello che i sondaggi dicono da mesi: il centrodestra è maggioranza nel Paese e si candida ad andare al governo nel 2023. Il problema adesso è tenere unita la coalizione in vista delle prossime politiche, risolvendo le questioni aperte, come il caso Sicilia ad esempio. Ma le vittorie al primo turno a Genova, L'Aquila e Palermo incentivano a proseguire insieme il cammino, nonostante il sostegno al governo Draghi continui a dividere Lega e Forza Italia da Fratelli d'Italia, all'opposizione.

 

 

L'ANALISI DI MELONI - Sono le 19.30 quando Giorgia Meloni arriva in sala stampa nella sede di FdI di via della Scrofa. Fratelli d'Italia sorpassa la Lega e diventa primo partito del centrodestra non solo nei sondaggi, ma anche ai seggi. «Siamo pronti a governare, ma non a ogni costo», dice Meloni, aggiungendo: «Il fatto che oggi Fratelli d'Italia sia la forza traino di centrodestra è un'indicazione della chiarezza del posizionamento». «Sicuramente il centrodestra esce vincitore al primo turno. Vinciamo al primo turno a Palermo, a Genova e confermiamo molte amministrazioni - dice poi Meloni - Mi pare che arrivi una indicazione chiara dagli elettori di centrodestra, che vogliono una coalizione unita ma che sia chiaramente alternativa alla sinistra». Ragion per cui «se fossi Salvini e Berlusconi lascerei il governo». Il presidente di FdI poi chiude a qualsiasi ipotesi di proporzionale: «Con queste elezioni c'è il ritorno a un sano bipolarismo. Il centrodestra non deve essere ondivago, deve avere una posizione chiara» sulla legge elettorale. Il risultato delle elezioni «dovrebbe definitivamente far dissuadere chi dovesse ancora ragionare di legge proporzionale. Dobbiamo difendere un sano sistema maggioritario». Meloni poi rivendica il risultato di Palermo: «È grazie a FdI se abbiamo un sindaco eletto al primo turno. Della situazione siciliana riparleremo nelle prossime ore».

 

 

IL VERBO DI MATTTEO - Salvini si presenta in sala stampa in via Bellerio, invece, verso le 15.30. E canta vittoria: «Il centrodestra unito vince, il centrodestra diviso, come a Verona, potrebbe vincere ma se la gioca al ballottaggio. A Verona se si fosse presentato unito il centrodestra avrebbe vinto. La competizione per me è sempre con il centrosinistra e laddove il centrodestra è andato diviso ha sbagliato». Il segretario di via Bellerio non parla di percentuali e voto di lista, ma si sofferma sulle tante vittorie nei Comuni e si dice «orgoglioso e soddisfatto» per i risultati. Salvini non vuole sentir parlare di competizione con Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia: «Il mio obiettivo è che vinca il centrodestra e che le elezioni politiche siano vinte dal centrodestra», insiste. Quanto alla leadership della coalizione, «la decideranno gli italiani alle prossime elezioni politiche. Io lavoro perché ci sia un centrodestra unito. È ovvio che chi prende un voto in più vince». Perché - ribadisce Salvini - «alle politiche il centrodestra vince solo se unito. Chi pensa ad altri modelli non fa i conti con gli elettori». Il leader leghista esulta per le vittorie «nei due più grandi Comuni al voto (Genova e Palermo ndr.)» e chiude al proporzionale: «Non sono d'accordo a cambiare la legge elettorale. Il proporzionale alimenterebbe partitini e trasformismi, il maggioritario costringe ad andare d'accordo». Quanto al governo, Salvini invita «a non confondere Palermo con l'Italia», ma ammette: «Ci confronteremo con Draghi e Franco sui temi economici. È urgente e doveroso».

 

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