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Verona, Salvini e Meloni di nuovo insieme sul palco tra baci e selfie. Il video della riappacificazione

Baci e abbracci a Verona, scocca l'ora della riappacificazione. Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono tornati insieme sul palco di piazza dei Signori a Verona per la chiusura della campagna elettorale di Federico Sboarina ma non vogliono sentir parlare di "prove di pace". Si presentano quasi contemporaneamente sul palco nella manifestazione elettorale a sostegno del candidato sindaco Federico Sboarina, che rappresenta gran parte del centrodestra tranne Forza Italia, in appoggio invece a Flavio Tosi. Ci sono anche Maurizio Lupi (Noi con l'Italia), il governatore del Veneto, Luca Zaia, e Antonio De Poli (Udc). La presidente di Fratelli d'Italia e il leader della Lega si abbracciano per alcuni secondi a favore di telecamere e flash dei fotografi, poi durante la serata parlottano tra di loro e stanno l'una accanto all'altro. Una squadra quasi al completo, quindi, con le ruggini del post elezione al Quirinale che si cerca di mettere alle spalle. Anche se i battibecchi anche negli ultimi giorni non sono mancati, visto che la coalizione in alcune città si presenta alle elezioni amministrative del 12 giugno a geometrie variabili.

"Poiché hanno detto che faremo come Romeo e Giulietta, dico che non faremo la stessa fine", scherza Meloni chiedendo per un attimo il microfono a Salvini. Come per sdrammatizzare una vigilia carica di attesa sull'incontro fra i due e le agende che stentavano a coincidere e con riferimento alla tragedia di William Shakespeare ambientata in questa città. Dal canto suo, il leader del Carroccio poi ai cronisti confida: "Sono ben felice di essere venuto a Verona e penso che la piazza di oggi penso che faccia giustizia di tante polemiche e di tante robe strane. Per me vince la squadra, per me il centrodestra è una squadra e lavoro per unire e non per dividere o separare". "Su questo palco - assicura Salvini - c'è la coalizione che, se ci date una mano, e insieme agli amici di Forza Italia governerà a lungo e bene il nostro Paese. Prove di pace con Meloni? Non abbiamo mai litigato. Sicuramente, quello di cui sono convinto è che saremo al governo insieme".

Insomma, una tregua. Che sia 'armata' o meno lo diranno le prossime settimane e anche le reazioni da via della Scrofa e via Bellerio dopo il voto del 12 giugno. Certo è che Meloni chiarisce a gran voce davanti ad una piazza dei Signori che si riempie man mano: "Noi non abbiamo bisogno delle patenti della sinistra". La presenza di Salvini a Verona un primo passo per ricostruire davvero il centrodestra? La leader di FdI mette i puntini sulle 'i': "Questo non lo dovete chiedere a me. Io penso che FdI sia stato il partito che più di tutti ha creduto nella coalizione, che ha lavorato per l'unità della coalizione. Non fosse altro perché noi non abbiamo un piano B rispetto alle alleanze. Per noi il centrodestra è fondamentale". Certo è che rimettere insieme i cocci non sarà una passeggiata.

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