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Mario Draghi ci spedisce nella realtà virtuale: il mistero dell'incontro con Mark Zuckerberg

Dario Martini
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Il governo prepara l'ingresso degli italiani nel metaverso, la realtà virtuale che dovrà sostituire in gran parte quella vera. Ieri mattina, poco dopo le 10, Mark Zuckerberg si è presentato a governo prepara Palazzo Chigi dove è stato ricevuto dal premier Mario Draghi e dal ministro per l'Innovazione tecnologica Vittorio Colao. Al centro dell'incontro, durato circa un'ora, proprio il progetto futuristico del fondatore di Facebook. Un mondo dove pian piano verrà catapultato ognuno di noi. Un universo fatto di infinite comunità virtuali interconnesse in cui le persone possono incontrarsi, lavorare e giocare, utilizzando visori e occhiali per la realtà virtuale e aumentata, app per smartphone o altri dispositivi. Una rivoluzione che cambierà radicalmente gli stili di vita. Dopo aver sperimentato in modo massiccio lo smart working negli ultimi due anni di pandemia, questa sarà la naturale evoluzione. Giusto per fare un esempio, chi indosserà gli occhiali futuristici si trasformerà nel proprio «avatar» (l'immagine virtuale che sceglierà di assumere), verrà catapultato nel proprio ufficio e incontrerà i propri colleghi senza muoversi da casa. Colpisce il fatto che Draghi e Colao non abbiano sentito la necessità di spiegare all'opinione pubblica l'esito dell'incontro. Qual è la direzione in cui stiamo andando? Quali sono gli ambiti di applicazioni del metaverso che il governo intende sfruttare?

 

 

L'unico a fornire qualche spiegazione è stato proprio Zuckerberg, attraverso il portavoce di Meta, la società di cui è presidente e amministratore delegato e a cui fanno capo Facebook, Instagram, Messenger e Whatsapp: «Per dare vita al metaverso sarà necessario uno sforzo congiunto tra aziende, mondo politico e società civile - ha spiegato - Nell'incontro di oggi abbiamo confermato la nostra collaborazione con il governo italiano per valorizzare i punti di forza del Paese nei settori tecnologico e del design e identificare futuri investimenti. Siamo lieti di aver potuto discutere le opportunità culturali, sociali ed economiche che il metaverso porterà all'Italia e non vediamo l'ora di continuare questa collaborazione» ha concluso il portavoce. Zuckerberg si sta muovendo su due direttrici. La prima è quella istituzionale. L'incontro con Draghi e Colao ne è la prova. L'altra è quella che riguarda le imprese. L'imprenditore americano nei giorni scorsi era a Milano dove ha incontrato alcuni dei principali manager della moda e del lusso, settore che sta spingendo molto sul metaverso. Il fondatore di Yoox, Federico Marchetti, ha pubblicato un post su Instagram che immortala Zuckerberg assieme a Lorenzo Bertelli (Prada), Diego Della Valle (Tod's), Renzo Rosso (OTB - Diesel), Brunello Cucinelli, Remo Ruffini (Moncler), Marco Gobetti (Ferragamo) e Geoffroy Lefebvre (Yoox Net A Porter).

 

 

Significativo anche l'incontro del giorno prima, quello con Leonardo Del Vecchio, presidente di Luxottica. L'azienda italiana leader mondiale nella produzione di occhiali lavorerà con Meta per realizzare i nuovi visori «intelligenti». Una partnership in corso già da un paio d'anni. A settembre del 2021 hanno lanciato i RayBan Stories, occhiali connessi dotati di due minuscole microcamere, un microfono e piccoli altoparlanti che registrano e riproducono video, scattano foto e permettono di parlare al telefono.

 

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