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diMartedì, Alessandro Di Battista demolisce Mario Draghi: “Suddito degli Usa, ha fallito su tutto”

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Come si sta comportando Mario Draghi sulla guerra tra Ucraina e Russia? Giovanni Floris, conduttore di diMartedì, talk show di La7, ospita nell’edizione del 26 aprile Alessandro Di Battista, ex esponente di spicco del Movimento 5 Stelle, a cui chiede un’analisi sull’operato del premier italiano: “Io non credo che ci sia oggi più succube e suddito degli americani di Draghi. Lo è evidentemente da diverse settimane. Non ha mai pensato all’interesse nazionale, continua a non toccar palla. Ci sono altri leader europei che ottengono rispetto al prezzo del gas di più di quello che lui cerca di ottenere. Ora cerchiamo di essere onesti intellettualmente, è un anno che Draghi è stato descritto come il nuovo Winston Churchill, il nuovo Charles de Gaulle, l’uomo in grado di prendere il posto di Angela Merkel… Ma ha fallito sotto tutti i punti di vista”.

 

 

“L’inflazione - spiega Di Battista - galoppa, la maggior parte dei cittadini italiani soffre, le persone in estrema difficoltà ad arrivare a fine mese usano parte del reddito di cittadinanza per pagare gli aumenti delle bollette. Dal punto di vista delle riforme non ricordo una riforma sostanziale fatta da questo governo capace di migliorare la vita di noi cittadini, ditemene una, una riforma di cui si parla bene in un bar. In politica estera si mette sugli attenti ed obbedisce esclusivamente a quello che gli ordina Joe Biden, si sta comportando come il Alexander Lukashenko di Biden, lo ha definito bene Marco Travaglio. L’Italia, da grande paese europeo, da grande economia, da membro del G7, si è trasformata nelle ultime settimane in un paese satellite degli Usa. Io ripeto ancora che l’interesse nazionale e l’interesse europeo cozzano con gli interessi americani. Oggi - conclude Dibba - sono molto più preoccupato rispetto a settimane fa, vedo che la possibile ed ipotetica pace si allontana, perché oggi in una base Nato in Germania sono riuniti i ministri della Difesa europei e sono andati a prendere ordini dagli americani sul tipo di armi da mandare in Ucraina. Significa che la pace non la vogliono”.

 

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