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Enrico Letta con l'elmetto invade Roma: "Spezzeremo le reni alla Russia!" Il manifesto fake fa impazzire il Pd

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I giornali di giovedì 10 marzo ricordano gli abbracci, ai tempi di Palazzo Chigi, con Vladimir Putin ma i romani si sono svegliati vedendo il faccione di Enrico Letta praticamente su tutte le strade della città. Il manifesto elettorale, tarocco diciamolo subito, mostra il segretario del Pd con l'elmetto e lo slogan "spezzeremo le reni alla Russia".

 

Un cartellone di "arruolamento", si legge sul manifesto in cui nel simbolo del Pd campeggia la scritta "Partito democratico della guerra". Insomma, una iniziativa polemico-satirica contro la linea dem sulla crisi ucraina.  

 

"Sono fake, un fotomontaggio", si affrettano a commentare esponenti e attivisti del Pd fin dalle prime eroe del mattino mentre l'assessore comunale allo Sviluppo economico, Monica Lucarelli, ha già disposto la rimozione dei manifesti. Ma scattano pure le denunce: "Il Partito democratico sporgerà querela contro ignoti per i manifesti abusivi che sono stati affissi nella notte a Roma. Gli autori di questo gesto ignobile e illegale, che colpisce tutta la comunità democratica, evidentemente non comprendono la gravità del momento che stiamo attraversando: non ci faremo intimidire e continueremo a portare avanti, a fianco del segretario Enrico Letta, la nostra azione a sostegno del popolo ucraino per la pace e la libertà in Ucraina" si legge in una nota del Pd Roma.

 

Querela senza nomi, va da sé, dal momento che non è ancora uscito allo scoperto l'autore della trovata, tra l'altro anche piuttosto costosa. 

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