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Giovedì il giuramento di Mattarella. Cannonate e Frecce Tricolori: ecco come si svolgerà la cerimonia

Tutto pronto a Montecitorio. Il Presidente della Repubblica parlerà al Parlamento riunito in seduta comune e ai delegati regionali. Il discorso durerà 40-50 minuti

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Giovedì alle 15,30 Sergio Mattarella entrerà nell’aula della Camera per giurare sulla Costituzione. Da quel momento sarà il nuovo presidente della Repubblica. Dopo aver ricevuto la comunicazione dell’avvenuta elezione dai presidenti di Camera e Senato, sabato sera, il Capo dello Stato attenderà la fine di scadenza del mandato, appunto il 3 febbraio, per succedere a se stesso. Anche per il giuramento le Camere sono convocate in seduta comune ma quest’anno le regole per gli ingressi saranno regolate dal rispetto delle norme sulla pandemia. Tutti e 1009 i grandi elettori potranno assistere in Aula (deputati e senatori nell’emiciclo, i 58 delegati regionali dalle tribune) ma è previsto il solo intervento del nuovo presidente della Repubblica, con un tempo massimo stimato in 40-50 minuti. Il giorno dell’insediamento, il nuovo presidente arriva a Montecitorio mentre le campane del palazzo risuonano, entra in aula, giura nelle mani del presidente della Camera e poi svolge un discorso che viene considerato indicativo delle linee guida a cui intende ispirare il suo settennato. Una volta giurato, la campana di Montecitorio suona nuovamente e vengono sparate 21 salve dal cannone del Gianicolo. Il neo Presidente viene a questo punto preso in carico dal cerimoniale del Quirinale. Raggiunge piazza Montecitorio dove ascolta l’esecuzione dell’Inno nazionale, passa in rassegna il drappello d’onore e, accompagnato dal presidente del Consiglio, rende omaggio al Milite ignoto all’Altare della Patria, mentre il cielo romano è solcato dalle Frecce tricolori. Scortato dai Corazzieri a cavallo, a bordo della Lancia Flaminia presidenziale, il nuovo inquilino si reca al Quirinale. Sul Torrino viene issato lo stendardo presidenziale accanto alla bandiera italiana e a quella europea, stendardo che era stato ammainato dal giorno delle dimissioni del predecessore. Una volta ricevuti gli onori militari nel cortile d’onore del palazzo, nella sala degli Arazzi di Lille il Presidente saluta le alte cariche dello Stato. Il presidente del Consiglio rassega le sue dimissioni di prassi che, sempre di prassi, vengono respinte. Terminate le cerimonie di insediamento il tredicesimo presidente è in carica e avvia il suo mandato.

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