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Altro giro a vuoto sul Quirinale. Astensioni e schede bianche alla quarta votazione

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Via alla quarta votazione per il presidente della Repubblica dopo una notte di trattative. Il centrodestra si asterrà e non ci saranno candidature di bandiera, come quella di ieri di Guido Crosetto. La coalizione che giovedì 27 gennaio si è riunita nell'ennesimo vertice per il Quirinale,  vuole continuare a lavorare per una "soluzione istituzionale".

 

"Il centrodestra ha deciso di proporre la disponibilità a votare un nome di alto valore istituzionale - si legge nel comunicato congiunto delle forze del centrodestra - Per consentire ai grandi elettori di tutti i gruppi di superare veti e contrapposizioni, e di convergere per dare all’Italia un nuovo presidente della Repubblica, la coalizione ha deciso di dichiarare il proprio voto di astensione nel voto odierno. Il centrodestra è pronto a chiedere di procedere domani con la doppia votazione". 

 

"Abbiamo deciso astensione per offrire a tutti la possibilità di valutare un nome di alto profilo. È un modo per far capire che non vogliamo mettere timbri sul presidente ma vogliamo un nome proposto anche da noi. Non più la rosa, che per noi rimane valida. Casellati? Alto profilo istituzionale, per noi non ce ne sono altri" ha spiegato Ignazio La Russa al termine del vertice di centrodestra. 

La differenza con la scheda bianca può essere utile a compattare e "contare" i voti del centrodestra. 

 

Intanto si prevede una pioggia di chede bianche dal centrosinistra. "Coerentemente con quanto chiesto e fatto nei giorni scorsi, riconfermiamo la nostra immediata disponibilità ad un confronto per la ricerca di un nome condiviso super partes, in grado di rappresentare tutti gli italiani. Nel frattempo in questa votazione voteremo scheda bianca" fanno sapere M5s, Pd e Leu in una nota congiunta. 

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