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Quirinale, il giorno della verità per Berlusconi. Dal vertice di centrodestra arriverà una "posizione unitaria"

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Ormai ci siamo, il centrodestra stringe sulla candidatura per la presidenza della Repubblica. Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni si sono sentiti telefonicamente venerdì 21 gennaio e hanno fissato la data del vertice di coalizione a Roma per domani, sabato 22 gennaio. In occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica il centrodestra avrà una posizione condivisa e unitaria, rendono noto Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia. Matteo Salvini e Giorgia Meloni avevano chiesto a Berlusconi di "sciogliere la riserva" sulla sua candidatura in base alla concretezza della possibilità che il Cav possa avere i voti sufficienti per essere eletto al Colle. 

 

Fonti della Lega segnalano che "Salvini ha chiamato Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Clima sereno e cordiale: domani ci sarà il vertice a Roma dove la coalizione si confermerà compatta in vista dell’elezione del presidente della Repubblica".

 

Prima della telefonata con Salvini e Meloni, il Cavaliere aveva riunito oggi ad Arcore i vertici di Forza Italia. "Ho appena parlato con Berlusconi, sta benissimo, il suo umore è formidabile. Lui ha vinto, non perché diventerà presidente, ma perché la scelta è nelle sue mani", ha detto a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il deputato del gruppo Misto Vittorio Sgarbi, che nei giorni scorsi ha supportato il Cav nella fitta rete di telefonate finalizzate a portare voti alla causa. A prescindere da questo, se Berlusconi "indica Draghi, tutti lo seguiranno, se dice Draghi, lui sarà eletto. Se invece indicherà un altro nome, Draghi non sarà eletto, perché la destra non lo voterà più. Credo che entro breve comunque dirà cosa farà" le parole del critico d'arte. Domani il giorno della verità. 

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