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Otto e mezzo, Andrea Scanzi contro Berlusconi: "Può prenderla in quel posto come Andreotti"

Giada Oricchio
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A "Otto e Mezzo", l'approfondimento politico di LA7, il giornalista Andrea Scanzi ribadisce di non gradire Silvio Berlusconi nuovo Presidente della Repubblica: "Sarebbe il punto più basso della nostra storia". E quando la conduttrice Lilli Gruber gli chiede un'opinione sull'idea di Matteo Salvini di rivedere la composizione del governo con o senza Mario Draghi, la cui ascesa al Colle si è complicata, Scanzi è lapidario: "Ieri ho rivisto il film Il Divo che racconta come Giulio Andreotti, un genio, nel bene e nel male, nel 1992, fu fregato perché era convinto di avere ottime chance di diventare capo dello Stato e sbagliò. Se è successo a Andreotti, mi viene da pensare che anche Berlusconi può andare al voto alla quarta votazione e prenderla in quel posto. È successo pure a Prodi. Secondo me, Berlusconi la retromarcia la fa solo se è sicuro di perdere".

Il vero affondo però è per Mario Draghi: "Le carte non se le sta giocando benissimo da quando ha fatto quella battuta 'sono un nonno a servizio delle Istituzioni', pronto ad andare laddove la patria lo chiami. Lì si è inimicato buona parte del Palazzo. Per quanto riguarda lo scenario tratteggiato da Salvini sul governo dei leader non va sopravvalutato. Se Draghi venisse eletto avrebbe anche senso, ma se non fosse così non vedo alcun motivo per cambiare questo esecutivo".

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