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Canea contro il sottosegretario Sisto. Per Travaglio è tornato ad essere “l'avvocato di Berlusconi”

Francesco Storace
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Adesso la canea è contro Francesco Paolo Sisto, sottosegretario di Stato alla giustizia. Tornato, improvvisamente, nei panni dell’"avvocato di Silvio Berlusconi”. Motivazione dell’editto partito dal Fatto Quotidiano la delega del ministro Marta Cartabia, che a Sisto ha affidato il potere di controfirmare gli atti che riguardano le valutazioni dei magistrati. Embè, qual è il problema?

 

Sisto è un esponente di Forza Italia, che sostiene il governo Draghi di cui è sottosegretario alla giustizia. Non parliamo di un pericoloso criminale, bensì di un fior di penalista che riuscirebbe persino a far assolvere Marco Travaglio nei processi per diffamazione. La delega ricevuta dal ministro non riguarda certamente le carriere dei magistrati: quelle continua a farle fare – con i tristi metodi che abbiamo imparato a conosce – il Consiglio superiore della Magistratura. E semmai è lì che andrebbero riservate le attenzioni degli ipocriti scandalizzati.

Soprattutto tra i Cinque stelle c’è malumore. Del resto, vanno capiti e compatiti, a via Arenula c’era la corte di Alfonso Bonafede e adesso devono subire l’onta di persone competenti in quel ministero. Suona quasi come un orrore. C’è da scommettere che Sisto non si metterà a querelare i suoi diffamatori, se manterranno le critiche entro un certo livello. Parliamo di una personalità intrisa di cultura garantista e questo non può che far bene al sistema giustizia.

Certo, rischia di rimetterci la Cartabia, che sperava tanto di ascendere al Colle, ma la mossa le preclude forse il portone del Quirinale. Ma non sarebbe stato un esemplare biglietto da visita cedere di fronte alla protesta da tastiera dei soliti noti.

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