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Mario Draghi torna a punzecchiare l'Europa sui migranti: serve una gestione condivisa, l'Italia non sia sola

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Mario Draghi suona nuovamente il campanello d’allarme all’Unione Europea sulla questione migranti. Il presidente del Consiglio italiano ha partecipato alla XIV° Conferenza degli ambasciatori e delle ambasciatrici d’Italia nel mondo alla Farnesina e ha lanciato un messaggio sugli sbarchi degli immigrati: “Nei mesi scorsi siamo riusciti a riportare il tema dei migranti al centro dell’agenda europea. Ora è essenziale che l’Unione europea adotti una gestione condivisa, umana e sicura, all’altezza dei nostri valori. Servono corridoi umanitari dai Paesi terzi verso l’Europa che impegnino anche altri Paesi europei, non solo l’Italia. E servono accordi di rimpatrio giusti ed efficaci. Anche in questo, l’Unione europea può svolgere un ruolo di guida”.

 

 

“L’economia - ha proseguito Draghi - è in ripresa, grazie all’impegno di lavoratori e imprenditori. E l’Italia ha avuto un ruolo centrale sulla scena internazionale. Gli ultimi anni sono stati molto difficili per il nostro Paese, come per il resto del mondo. Mi riferisco alla pandemia e alla crisi economica, che hanno colpito soprattutto i più deboli. Ma, in questi mesi, l’Italia ha dimostrato, ancora una volta, di saper reagire alle crisi più dure con coraggio, determinazione, unità”.

 

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